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Come curarsi dalla “grande malattia”

Il "caso" quale grave virus epidemico



Ciò che viene chiamato “emergenza”, non si può chiamare emergenza: è stato un adempimento, una necessità, che viene chiamata “pandemia”.


Il modo di vedere dell’uomo è limitato, perché egli non vede l’insieme: vede una parte.

Ad es. per lui esistono le “epidemie”, per il mondo spirituale esse sono “modi” tipici per richiamare nei mondi spirituali diversi individui legati dallo stesso piano a cui erano predestinati.

Ci sono altri modi, che attraggono gruppi di individui contemporaneamente: i terremoti, le alluvioni, i cataclismi di origine naturale.


Si ammalano della stessa malattia, nel momento giusto, solo le persone che sono predestinate. Un individuo non predestinato potrebbe vivere a contatto con malati, dormire con un malato, addirittura usare la “mascherina” del malato, ma non morirebbe di quella stessa malattia. Perché non è predestinato.


Chi dice che il morire di epidemia è legato all’individuo dotato di sistema immunitario più forte o più debole, di spiritualità minore o maggiore, di materialismo o di moralismo, sbaglia.


Muore chi è predestinato, chi doveva morire. Ma era già previsto.

La morte è un grande avvenimento per la biografia, e non può MAI essere casuale.


Le immunizzazioni non avvengono grazie al “gregge” o al vaccino, ma perché si esaurito il tempo e il numero di persone che dovevano tornare.


Ci saranno sempre “ritorni” di persone nei mondi spirituali: con diverse modalità.

Potete chiamarli come volete. Ma non fatene mai un fatto personale, non fatevi coinvolgere dal dubbio.

Ognuno ha il suo destino.


Non esistono malattie.

E non esiste il caso.

Esiste la paura, il dubbio, l’illusione che viene creata, credendo che esista il caso.


Credere che esista il caso, è una gravissima malattia.

A volte incurabile.

Ma se si crede che la vita sia frutto di una volontà superiore, si guarisce presto.

Anche adesso.



Tiziano Bellucci


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Cris Ambro
Cris Ambro
Feb 17, 2021

Tutto giustissimo signor Bellucci, se, dico se, si trattasse di una VERA pandemia, ma in questo caso si tratta piuttosto di una FALSA pandemia, una pandemia MEDIATICO-SANITARIA e non REALE-SANITARIA: la media età dei deceduti è 81 anni e la stragrande maggioranza ha diverse gravi patologie pregresse. In pratica poco più di una influenza. I dati sono tutti scritti sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, basta controllare e vediamo subito che tv tg quotidiani raccontano menzogne o, peggio, mezze quarti di verità. Se quel che scrive vale anche per le "normali" influenze annuali allora nessun problema, altrimenti qualcosa non torna perché questo Covid non è assolutamente paragonabile, sul piano di realtà verità numeri, ad una vera catastrofe o una vera…

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