Nulla sulla Terra accade perché lo vuole l’uomo.
Ogni evento che accade sul pianeta, sia una scoperta epocale, un’intuizione scientifica, un’epidemia, una guerra, non è mai generato dalla mente di individui, ma proviene da una predeterminazione di intelligenze superiori, che vengono chiamate “Gerarchie spirituali” o mondo sovrasensibile.
Se nell’umanità compare un virus o un batterio è per volontà di queste Forze: possono essere diverse le motivazioni, anche se quasi sempre esse avvengono per stimolare l’uomo a sviluppare tramite una crisi, forze superiori. Non accade per “malvagità” o punizione di Dio: avviene per offrire all’umanità un occasione di sviluppo superiore.
Tantomeno accade “per caso”: o per cause umane.
Tutto avviene guidato da volontà superiori.
L’uomo sulla terra non è l’artefice di nulla: non è in grado di creare, di inventare, di produrre NULLA da se stesso. Qualsiasi creazione umana arriva e può arrivare all’uomo solo per tramite di una ispirazione, di un dono che il mondo spirituale concede a determinati individui scienziati, artisti, poeti, inventori.
Quando viene scoperto un medicamento o un vaccino è una terribile presunzione credere che l’uomo sia stato in grado di “superare” e vincere la volontà superiore di queste Forze: se è accaduto è perché queste Forze stesse hanno fornito all’uomo la possibilità di arrivare a creare un rimedio.
E’ così come Esse furono gli artefici di una data epidemia, sono Esse che decidono –per grazia o per raggiungimento del compimento dei fini- che l’epidemia cessi, tramite un medicamento che loro stessi sono in grado di “ispirare” agli scienziati stessi.
Cosa ne facciano nel distribuirlo e come vi speculino sopra gli umani, questo non è affare delle Gerarchie. E questo può di certo creare interferenze.
In ogni caso non esiste quindi il pensiero: “la scienza ha trovato la cura” ma: il mondo spirituale ha ritenuto opportuno fornire alla scienza un farmaco che possa porre fine alla “prova”. L’epidemia deve finire tramite questa cura.
Non si può quindi parlare di medicine giuste o sbagliate, di vaccinazioni legittime o illegittime. Mettiamo da parte gli atti di sciacallaggio che possono prodursi nel passaggio produzione/distribuzione: sono un problema che deve essere affrontato separatamente riguardo l'utilizzo dei farmaci. Il problema è un altro: occorre poter disporre che tali scoperte vengano messe a disposizione del mondo, ma a condizioni che possano essere LIBERAMENTE scelte o accolte dai singoli individui. Un individuo che non voglia il rimedio, deve poter avere libera facoltà di non accoglierlo. Così come chi lo vuole: deve poterlo avere. E’ però opportuno prendere atto che vi sono categorie di individui che non possono opporsi liberamente al non accettare un vaccino perché sono necessitati a doverlo assumere. E queste categorie sono quelle a maggiore rischio: il personale sanitario e scolastico, gli individui con patologie pregresse, problemi di bassa immunità. Un attenzione particolare deve andare anche nei riguardi di persone deboli psichicamente, le quali pur essendo fisicamente sane, hanno paura di ammalarsi e quindi vedono il vaccino come una panacea: questi individui è consigliato che siano vaccinati. Infatti anche la paura è una fattore che può predisporre ad infettarsi. Chi è sano, e non si sente parte delle categorie summenzionate e soprattutto non ha paura di ammalarsi, non deve sentirsi obbligato a vaccinarsi. Ma non deve neppure giudicare o interferire sulla volontà di altri che invece ritengano di averne necessità. L’antroposofia di R. Steiner non si è mai schierata contro l’uso di farmaci o vaccini: spesso si è fatto uso improprio delle sue parole. Qualora è stato detto che si arriverà a che “l’umanità verrà vaccinata contro lo spiritualismo” ci si riferisce al fatto che si vorrà impedire a tutti che l’essere umano possa dirigersi verso una concezione spirituale. Questa è un'altra cosa. Non si parla di una negazionismo verso la farmacologia, ma del pericolo che l’umanità vada a decadere nel più profondo materialismo. Chi avanza casi limite o manipolazioni, speculazioni che sono avvenute o che avverranno di conseguenza all’uso che si fa di determinati medicamenti, si deve rendere conto che parla di paure che cavalca lui stesso, perchè sempre si tratta di “casi a sé”, di eccezioni, che confermano la regola. Non si può né dire “nessuno deve vaccinarsi” e neppure “tutti debbono vaccinarsi”. Il radicalismo antivaccinale e pure la dittatura sanitaria non sono le vie da percorrere. Sono fondamentali due elementi: - Credere che ogni scoperta scientifica è ispirata a fin di bene dal mondo spirituale e che quindi, se usata con criterio può solo portare verso il bene - Essere consapevoli che il mondo spirituale dona i rimedi, ma per chi ne ha bisogno. Non chiede un uso reiterato e obbligato per tutti: solo per chi ne ha bisogno. RUDOLF STEINER E VACCINI Oggi molti psuedo antroposofi o newagers strumentalizzano alcuni detti di Steiner, a sfavore di ogni possibile vaccinazione. Vorrei chiarire alcuni dei passi più citati, da una conferenza di R. Steiner del 27 ottobre 1917 tratta dal ciclo “La caduta degli spiriti delle tenebra” opera omnia 117, editrice antroposofica anno 1997 (pag.82): “Si considererà un sintomo patologico se qualcuno cresce e arriva al concetto che vi sono uno spirito e un’anima; costoro saranno considerati malati. E’ anche sicuro che si inventeranno medicine adatte con le quali agire… l’anima sarà eliminata con medicine. Da uan “sana concezione” si scoprirà un vaccino grazie al quale l’organismo, meglio se nella prima infanzia, meglio se appena nato, sarà eleaborato in modo che non arrivi al pensiero che esistano un anima e uno spirito. (Pag. 200) Gli spiriti delle tenebre ispireranno i loro ospiti, gli uomini nei quali abiteranno, persino a trovare un vaccino per eliminare la tendenza alla spiritualità già nella prima infanzia attraverso la corporeità. Come oggi si vaccina contro diverse malattie, così in avvenire si vaccineranno i bambini con una sostanza che verrà senz’altro prodotta in modo che grazie a quella vaccinazione gli uomini saranno disposti a non sviluppare in loro sciocchezze della vita spirituale, dove “sciocchezze” è ovviamente inteso in senso materialistico”. Questo concetto viene massimamente frainteso. Viene detto che in futuro verranno predisposti farmaci (vaccini) che renderanno i bambini predisposti a non accogliere contenuti spirituali, ma che li orienteranno verso il più solido materialismo. Coloro che presentaranno inclinazioni verso un credo spirituale verranno considerati "folli". L'aspirazione alla spiritualità, al credere all'esistenza di una vita dopo la morte, di un mondo spirituale, verrà inquadrata come "patologica". Come tendenza psicotica, schizofrenica e quindi per eliminarla, verranno inoculate sostanze nei bambini, che li "chiuderanno" in una sorta di guscio materialistico. In realtà tali misure sono già in atto al presente a mezzo di molti farmaci psichiatrici antidepressivi, ansiolitici e psicofarmaci, i quali vengono prescritti anche in età pediatrica. Steiner dice: "Come oggi si vaccinano le persone contro questa o quella malattia" (e quindi li si preserva dall'ammalarsi), "così in futuro si vaccineranno i bambini con una sostanza che li renderà immuni dall’essere soggetti alla follia". La spiritualità sarà considerata malattia. E quindi servità una vaccinazione. Viene detto che la religiosità diverrà un pericolo contagiante, dal quale occorrerà proteggersi come ci si deve proteggeere dalla malaria, dal vaiolo e dal coronavirus. Mi sono preso cura di interpretare questo passo, per mostrare come invece venga usato per dissuadere all'uso di qualsiasi forma vaccinale. Chiunque, leggendo il testo di Steiner può convenire che egli si riferisca ad una procedura rivolta ad eliminare la spiritualità dalla terra. Un conto è la salute del corpo, un altra quella dello spirito. Steiner si riferisce alla salute dello spirito. Ci tengo a riferire che io non sono pro vax e neppure no vax: sono per una giusta e coerente interpretazione delle logiche grammaticali di frasi che vengono strumentalizzate per i propri scopi. E mi meraviglio che individui che studiano antroposofia usino in una maniera egoistica. Tiziano Bellucci
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