L'umanità ad di là della Soglia
“L’umanità, è una sorta di grande pesce, una balena che nuota nel mare dell’universo. Ogni essere umano è una scaglia, una cellula di questa balena. Se una parte di essa viene ferita da un’altra cellula, il dolore e il danno si diffonde in tutto l’essere della balena. ” T.B.
R. Steiner ci dice che, il mondo astrale è quel mare, quell’oceano in cui dopo la morte, l’uomo disincarnato sperimenta l’effetto dei pensieri e sentimenti che lui stesso ha prodotto verso il mondo, i quali ritornano a lui, si ritorcono su di lui. Taluni lo chiamano “kamaloka” o purgatorio o mondo astrale.
Si può dire che il defunto viene come “infettato” da ciò che lui stesso ha diffuso nel mondo: come migliaia di bacilli, ogni cattiva azione o pensiero prodotta in vita, dal mondo astrale si dirige verso di lui e lo cerca, affondando dentro la sua anima, e producendo sofferenza. Ricade su di lui ciò che ha prodotto sulla terra.
Steiner dice che l’umanità ha “sorpassato” la Soglia del mondo spirituale, si trova in una fase “grave”. Viviamo in un tempo in cui questi fatti summenzionati non avvengono dopo la morte dell’individuo, ma mentre è ancora in vita. E questo non riguarda solo il singolo: ora è divenuto un fatto planetario. La “balena” è qui, siamo noi, e possiamo sentire nel presente l’effetto di pensieri e sentimenti che producono un’azione diretta sull’organismo fisico.
Come mai avvenne prima, l’uomo può entrare in contatto con le Potenze e le realtà spirituali che vivono al di là della Soglia del mondo fisico. L’atmosfera astrale della terra è intrisa nell’aria di pensieri e sentimenti provenienti sia da persone che vissero sulla terra e se ne sono andate, sia da pensieri e sentimenti di persone attualmente viventi. Ogni pensiero negativo è avviluppato nell’aria che respiriamo. E penetra in noi e anche se non ci appartiene, se è stato pensato da altri: penetra nei nostri polmoni causando il male attuale. Oggi siamo chiamati ad essere partecipi e corresponsabili anche del male generale causato da altri.
Attualmente possiamo leggere su web, tesi che paventano una possibile infezione causata da scie chimiche irrorate da aerei nei cieli, le quali sarebbero la causa dell'attuale epidemia.
Più che un virus fisico, esiste un virus astrale: odio, egoismo, rabbia, rancore sono avvolti nelle correnti d’aria intorno alla terra. Non grafene o sostanza chimiche. Si sperimenta già ora ciò che si dovrebbe vivere dopo la morte. Come se l’umanità intera vivesse già al di là della soglia del mondo astrale, mentre è ancora vivente. Interessante sapere che questo processo rende partecipe l’uomo anche della coesistenza e della presenza di individualità astrali negative che possono comunicare a lui dottrine false, idee assurde, al fine di creare filosofie e teorie transumane e disumane, per creare un totale disorientamento nell’uomo. Vi è un rimedio?
Chi è capace di perdonare e di avere misericordia respirando l’aria intrisa di virus astrali, non si ammala e anche ammalandosi, è un individuo in grado di superare la crisi epidemica, guarendo. Chi invece non ha queste capacità soccombe, morendo. Occorre vigilare, essere desti e portare in sé coraggio per la ricerca spirituale. Non accontentarsi mai di come si è: mettersi sempre in discussione, senza farsi ingannare o illudere dalla propria intuizione mistificata da potenze inferiori.
Solo se si ha questo coraggio di conoscere, di voler dedicarsi ad un serio studio e una severa disciplina di auto conoscenza si è in grado di venire protetti. Metamorfosare il proprio essere, prendendo coscienza delle proprie debolezze e impurità, praticando le virtù che ci rendono eticamente umani e imparando a distinguere l’illusione e l’inganno in cui ordinariamente l’anima umana è sottoposta, è la via di uscita.
Tiziano Bellucci
“Io credo nell’essere dell’uomo
Nello spirito che vive in ogni singolo individuo dell’umanità
Io so che ciò che ogni uomo vuole è la pace e la fraternità su tutto il pianeta
Io so che tutti cerchiamo la stessa cosa
”Io ho fiducia che si realizzerà sulla Terra un regno di amore e di libertà”
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