Treviso, Domenica 25 marzo 2018
“L’essenza della musica. Il mistero del suono nell’uomo”
a cura di Tiziano Bellucci, ricercatore e musicista
L’ASSOCIAZIONE CULTURALE ARTEMIA Ti invita a partecipare al SEMINARIO
presso la scuola Steineriana Michael Via Sant’Ambrogio di Fiera, 60 31100 Treviso TV
prenotazione obbligatoria contattando Daniela 337 287878
LA RICERCA DEL SACRO NELL’UOMO
18 marzo 2018
Il percorso si terrà presso la sede della scuola Stella Maris ente di formazione in artiterapie del colore e musicoterapia ad indirizzo antroposofico, via Saffi 30, 40131 Bologna. Per info: 348 065 98 27 unicornos@hotmail.it
Induismo, Zaraustra, Egitto, Ebraismo, quali preparazioni alla venuta dell’ io individuale nell’uomo ne Cristianesimo. L’evento del Golghota come punto centrale dell’evoluzione della coscienza planetaria.
– Gli antichi indiani sentivano che tutto, ovunque era spirito: l’elemento più spirituale era per loro il corpo fisico. Edificarono quindi una religione panteista: una religione del corpo fisico, essendo questo, spirito.
– I babilonesi costruirono alte torri per l’osservazione degli astri, all’astrologia e astronomia. Essi osservando e studiando le stelle scoprirono la presenza di costituente occulto nell’universo e nell’uomo: si accorsero dell’esistenza di un corpo astrale. Vedevano, riflessa nelle leggi planetarie e cosmiche, l’azione della volontà del divino. Edificarono una religione del corpo astrale.
– Gli egiziani sperimentarono e videro l’azione del Nilo: gli effetti eterici di tale massa d’acqua, dalla quale derivava tutto il loro sostentamento, edificò in loro una percezione che riconobbe nel mondo e in loro stessi, la presenza di un elemento eterico, vitale, che vivifica tutto: generarono una religione del corpo eterico.
Il morto che dopo i 3 giorni penetrava nel kamaloca, sperimentava che esisteva ancora una parte del suo corpo che si conservava sulla terra e non si dissolveva. Tale presenza lo teneva da un lato più consapevole della propria esistenza, ma al contempo lo vincolava anche alla terra.
– Gli ebrei invece non sentivano lo spirito presente nè nel corpo fisico, nè nell’eterico, nè nell’astrale: cercarono quindi lo spirito nell’invisibile: lo trovarono in quell’arto dell’uomo che si chiama Io spirituale. Trovarono un Dio invisibile, Javhe che lo si può intendere come il loro Io di gruppo, il loro io.
Abbiamo quindi 4 popoli nei quali si sono edificate 4 diverse religiosità connesse alla scoperta dei principi occulti umani.
Indiani: corpo fisico – panteismo (tutto è Dio) Babilonesi: corpo astrale – dualismo (aura mazda-orzmud)
Egiziani: corpo eterico – politeismo (vari dèi) Ebrei: Io spirituale – monoteismo (Javhè)
Cristianesimo: Dio abita nell’uomo
sabato 17 Marzo 2018, ROMA
“Oh uomo, conosci te stesso:
La libertà e l’amore come mete dell’uomo, alla luce dell’antroposofia.”
UN INVITO A ROMA CON L’ANTROPOSOFIA
Cari amici,
ho il piacere di informarvi che il 17 Marzo 2018 sarà a Roma, per la seconda volta, TIziano Bellucci, antroposofo e ricercatore
L’incontro si terrà presso l’Oratorio della Basilica del Sacro Cuore di Cristo Re, via Podgora 19.
In allegato potrete il programma con tutte le informazioni utili.
Per la migliore riuscita dell’evento vi chiedo di confermare la vostra presenza rispondendo a questa mail, oppure via SMS o Whatsapp al seguente numero 327 7409614.
Vi chiedo inoltre di effettuare la prenotazione a titolo individuale e non per altre persone onde evitare sovrapposizioni che impedirebbero ad altri di partecipare.
Vi aspettiamo numerosi per questa nuova occasione di studio e comprensione dell’animo umano!
Dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
– Siamo liberi dentro di noi? – Siamo liberi nel mondo? – Siamo noi artefici di noi stessi, del nostro destino? – E’ tutto scritto o tutto inventato al momento?
– Cosa è il bene e il male?
Il “rispecchiamento”, la proiezione e l’oggettivazione dei nodi irrisolti e delle debolezze dell’anima, come incontro con se stessi. Fato, destino, libero arbitrio. La conoscenza che rende liberi. Il doppio, sosia o “subconscio”: La natura animale, istintiva: C.G. Jung chiamo’ ombra’, Hermann Hesse “Narciso e Boccadoro”, R.L. Stevenson “Il Dottor Jekyll e il signor Hyde” e tra i più famosi, Goethe lo chiamo’ “Faust”.
L’uomo è un essere che viene sulla terra per realizzare due concetti che possono sembrare polari.Libertà e Amore sono legati: Libertà è non appartenere a nessuno- Amore è essere legati a tutti. Restare nella dualità “caso (oriente) e libero arbitrio (occidente)” non porta a nessuna soluzione-.
Solitamente per l’uomo comune “fare ciò che piace” è espressione della sua libertà. Mentre “dover sottostare a ciò che non piace” è una limitazione della libertà.
E’ una curiosa constatazione.
Se fossimo liberi saremmo capaci di scegliere di fare anche ciò che non ci piace. Se questo produce qualcosa di buono ad altri, o all’ambiente. Invece –incondizionatamente- releghiamo nella sfera dell’obbligo tutto ciò che non ci procura piacere, tutto ciò che ci complica o disturba. Essere liberi non è dunque fare quello che ci pare: ma è fare ciò che ci è comodo. Fare ciò che ci procura un tornaconto.
L’uomo proviene da una dimensione in cui non esiste la coscienza individuale, non vi è la possibilità di conoscere in modo cosciente. Tutto è là agglomerante, inglobante. Vi è l’Unità totale di ogni coscienza
Veniamo sulla terra con due grandi novità: entriamo nel regno del tempo e dello spazio. Cose mai esistite prima nel cosmo.
Senza di essi non si potrebbe arrivare ad un concetto di Dio, di evoluzione, di amore e libertà. Solo attraverso il tempo e nel tempo possiamo mettere insieme una serie di concetti conseguenti squadernando il concetto di Dio, nel tempo nello spazio. Solo sezionando, separando l’Uno in molteplice possiamo arrivare a poterlo afferrare nella sua immensità globale.
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