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IL PENSARE DELLA TESTA E IL PENSARE DEL CUORE

IL PENSARE DELLA TESTA E IL PENSARE DEL CUORE


Steiner parla di quattro forze universali eteriche presenti e agenti entro il corpo eterico umano. Due tipi inferiori –etere del calore e della luce- sono alla base del pensare logico e razionale, cerebrale; due eteri superiori – etere del suono e della vita- realizzano i processi del pensare vivente, sopralogico.

In termini di fisiologia occulta il cervello e i nervi sovrintendono il pensare logico e astratto, mentre il sistema ritmico, costituito di cuore e polmoni, realizzano il pensare vivente, spirituale.

Con il cervello si pensa in termini di peso, numero e misura. Con il cuore si pensa in termini di Fiducia, Amore e Speranza.

Mentre nel cervello gli elementi del pensare astratto sono i neuroni, nel cuore il pensare vivente si origina tramite le onde e le oscillazioni, i moti del fluire del ritmo.

Il pensare del cuore non è il pensare antico, il pensare dell’Eden. Quello è stato perduto.

Il pensare del cuore è stato impiantato dal Cristo, tramite il mistero del Golghota. Il pensare cristico.

Il pensare del cuore non è ancora realizzato su scala planetaria. E’ in divenire.

E’ un pensare che si riveste di parole, ma che emana un calore singolare, unico. In colui che parla in modo vivente viene percepito anche un sentimento che irraggia entro le parole, il quale “riscalda” e arriva direttamente all’anima, senza fermarsi nella testa.

Il pensare del cuore non agisce tramite il “riflettere”: penetra direttamente nel cuore dell’altro uomo e si abbraccia con il suo sentire, celebrando un reale atto di fraternità reciproca, che viene accolta e riconosciuta con amore.

Tiziano Bellucci

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