Il Piccolo Guardiano della Soglia

Il discepolo incontra il piccolo guardiano, quando i fili che uniscono volontà, pensiero e sentimento, incominciano a disciogliersi nei corpi più sottili – il corpo astrale e il corpo eterico – mentre incontra il «grande guardiano della soglia», quando lo scioglimento dei legami si estende fin dentro alle parti fisiche del corpo, cioè, sopratutto, al cervello.
Il «piccolo guardiano della soglia» è un essere indipendente che non esiste per l’uomo, fino a quando questi non abbia raggiunto un adeguato gradino di evoluzione. Soltanto per mezzo di questo incontro il discepolo si accorge, che pensare, sentire e volere si sono in lui disciolti dalla loro ingenita unione.
Al discepolo si presenta un essere dalla sembianza orribile e spettrale, ed egli per farvi fronte, ha bisogno di tutta la presenza di spirito e di tutta quella fede nella sicurezza della via della conoscenza, che ha acquisito durante il corso del suo discepolato nell’occultismo.
Si cercherà ora di descrivere, in forma narrativa, l’incontro ipotetico del discepolo con questo «guardiano della soglia».
Il «guardiano» rivela il proprio significato con le seguenti parole:
“Fino ad ora ti dominavano potenze che ti erano invisibili, le quali operavano in modo che durante il corso delle tue vite passate, ogni tua opera buona avesse la sua ricompensa e ogni tua cattiva azione avesse tristi conseguenze.”
“Per virtù della loro infl

“Esse, dominandoti con la legge universale del karma, determinarono la misura di gioia e di dolore che ti veniva assegnata in ognuna delle tue incarnazioni, a seconda della tua condotta nelle incarnazioni precedenti.”
“Queste potenze, abbandoneranno adesso una parte della loro direzione, quindi parte del lavoro che esse facevano per te, dovrai ormai compierlo da solo.”
“Nel tuo carattere hai molti lati belli, molte brutte macchie, ma degli uni come delle altre sei tu stesso la causa”.
“Ora però devono esserti rivelati tutti gli aspetti buoni e cattivi delle tue vite passate, essi erano fino ad ora intessuti nella tua stessa entità, erano in te e tuttavia non li potevi vedere.”
“Ora invece si liberano da te, escono dalla tua personalità, assumendo una forma indipendente che tu puoi vedere e sono io stesso, l’entità che si è formata un corpo con le tue azioni nobili e malvage, la mia figura spettrale rappresenta tutto ciò.”
“Da ora in poi il tuo destino è solamente nelle tue mani”.
“Io devo diventare un’entità perfetta e splendida, se mi voglio salvare dalla distruzione, ma se quest’ultima mi dovesse cogliere, dovrei trascinare con me anche te in un mondo oscuro.”
“Occorre ormai che la tua propria saggezza diventi tanto grande, da essere in grado di assumersi il còmpito che prima svolgevano per te le potenze che ti dominavano.”
“Quando tu avrai varcato la mia soglia, io, come figura visibile, non mi staccherò più per un solo istante dal tuo fianco e se da ora in poi opererai o penserai cose cattive, vedrai subito questa tua colpa riflettersi in un contorcimento orribile e demoniaco della mia figura.”
“La mia soglia però è costruita di tutti quei sentimenti di paura che sono ancora in te, del tuo timore della forza che ti occorre per assumere la completa responsabilità delle tue azioni e dei tuoi pensieri, quindi finché ti manca questo coraggio di prendere da te la direzione della tua sorte, la costruzione di questa soglia non è completa.”
“Non tentare dunque di varcarla, prima di esserti completamente liberato dalla paura”.
“Fino ad ora uscivo dalla tua personalità soltanto quando la morte ti richiamava dal corso di una vita terrena; ma anche allora la mia figura rimaneva per te velata.”
“Potevano vedermi soltanto le potenze del destino che ti dirigevano e a seconda del mio aspetto, nelle pause intermedie fra la morte e una nuova nascita, potevano elaborare in te forza e capacità per il bene della tua evoluzione e definire la tua prossima incarnazione.”
“Quando tu morivi, io rimanevo, e solo trasformandomi attraverso sempre nuove vite e portandomi in questo modo inconsapevolmente a perfezione, tu ti liberavi man mano dalle potenze della morte e quando ti unirai completamente a me, passerai all’immortalità.”
Ciò che qui è stato esposto, in forma narrativa, non va inteso come qualcosa di simbolico, ma come un’esperienza della massima realtà per il discepolo. E’ evidente che il «guardiano della soglia» è una figura astrale che si manifesta alla veggenza superiore del discepolo in via di risveglio. Risveglio derivante dal cessato collegamento fra volontà, pensiero e sentimento.
A questo incontro del discepolo col proprio guardiano, conduce tutta la scienza occulta. Colui il quale, prima di essere abbastanza preparato si vedesse comparire dinanzi il proprio karma non ancora scontato, nella forma sensibile di un essere vivente, correrebbe il pericolo di smarrire la buona strada. La preparazione del discepolo deve perciò mirare a poter sopportare senza alcun timore la spaventosa visione, in modo da potere in piena coscienza incaricarsi del perfezionamento del proprio «guardiano».
Come conseguenza dell’aver felicemente superato l’incontro, col «guardiano della soglia», la prossima morte fisica del discepolo diventa un evento completamente diverso dalle sue morti precedenti. Egli ora sperimenta coscientemente la morte,
