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IL SIGNIFICATO ESOTERICO DEL BATTESIMO NEL BAMBINO. Un esorcismo

IL SIGNIFICATO ESOTERICO DEL BATTESIMO NEL BAMBINO. Un esorcismo

Molti genitori non battezzano più i figli, reputando inutile il rito: oppure preferiscono attendere sia il figlio che possa decidere in autonomia di riceverlo in età adulta. E’ vero che l’umanità si è evoluta ed è cambiata: ma non si è evoluto il modo in cui si nasce e si muore. Vi sono inoltre, fatti che accadono sempre e comunque, anche se l’uomo non vi crede più.

E’ bene sapere che ogni essere umano infante, subito dopo essere fuoriuscito dal ventre della madre, assume in sé durante la prima inspirazione d’aria, quello che viene definito il “peccato originale”: esso non è una “forma mentis” o un “fatto noioso” religioso.

Si tratta di un entità spirituale che penetra nel bambino, in ogni bambino, alla nascita. Il neonato prende ad abitare in sé, un essere della categoria dei luciferici/arimanici. Che rimarrà con lui sino all’anzianità, sino a qualche giorno prima della sua morte. Viene chiamato anche “Doppio”

Il battesimo venne istituito per “porre dei limiti” a questo essere. Di fatto anche la chiesa cattolica qualifica il sacramento battesimale come un vero e proprio “atto di esorcismo”.

Ecco il rituale: ORAZIONE DI ESORCISMO BATTESIMALE:

Celebrante: Dio onnipotente, tu hai mandato il tuo unico Figlio per dare all’uomo, schiavo del peccato, la libertà dei tuoi figli; umilmente ti preghiamo per questo bambino, che fra le seduzioni del mondo dovrà lottare contro lo spirito del male: per la potenza della morte e risurrezione del tuo Figlio, liberalo dal potere delle tenebre, rendilo forte con la grazia di Cristo La “grazia” di Cristo è una sorta di antidoto, che pone un freno al “veleno” appartenente all’entità luciferica, che viene simbolizzata nel serpente dell’Eden.

Ci si può domandare se tutte le problematiche di iperattività o di eccessiva accelerazione che oggi sono sorte nei bambini non provengano dall’aver evitato di battezzare i propri figli.

Un tempo si battezzava proprio per “ridurre” e limitare le influenze delle forze acceleranti e devianti. Oggi le si chiamerebbe così. Ma di fatto queste forze esistono. E non sono invenzioni.

Scrivo questo post come contrappeso riguardo ad un brulicare di pseudo maestri che parlano addirittura di “necessità di sbattezzare” perché al contrario- secondo costoro- sarebbe una modalità appositamente istituita dalla chiesa per “bloccare” qualsiasi facoltà spirituale nell’umano.

Il battesimo è un rito di esorcismo. E come tale, aiuta a mantenere a bada sotto un certo limite le forze che possono portare troppo avanti o troppo indietro lo sviluppo interiore del bambino.

Non ha senso attendere che il bambino sia maturo per “scegliere” se battezzarsi o no: nel frattempo le forze dell’ostacolo avranno già creato le disposizioni affinché l’uomo non sia più “limitato” dalla loro azione e capace di esercitare controllo su di esse. Lo avranno già “omologato” e messo al loro servizio.

Il valore del battesimo è legato non solo all’atto esorcista in sè, ma al legame che dovrebbe instaurarsi fra il bambino, madrina e padrino. Questi dovrebbero tutelare, nel mondo fisico tramite la loro presenza e nel mondo spirituale tramite i loro angeli custodi, il giusto divenire morale del bambino. Quindi sostenere, orientare e fornire le basi morali per fronteggiare lo “spirito” o animadversio che si insidia con la nascita.

In realtà il battesimo va a vivificare come fa l’acqua con il seme, quel “germe” di immortalità che con il mistero del Golghota è stato posto nell’umano. Il Seme del sacrificio di Cristo è nel cuore di ognuno: solo che esso non si attiva da sè. Ha bisogno di essere risvegliato e soprattutto voluto liberamente dall’io dell’uomo. Un bambino non può farlo da infante. E il Battesimo ha il ruolo di “limitare” l’interferenza di forze avverse, sino a che il bambino non acquisisca le forze per poter fecondare da sè, poter ritrovare l’impulso del Cristo vittorioso su ogni forza di troppa luce e di morte.

Tiziano Bellucci

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