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invito meditativo: RESPIRAZIONE PLANETARIA CON COLORI E VOCALI

Si tratta di un “trattamento sonoro” tramite respirazione immaginativa, della durata di almeno una settimana. Ogni giorno si cambierà scala planetaria, colore e vocale.

Si invita prima di tutto, a scaricare le seguenti scale planetarie: https://drive.google.com/open?id=1752u1ONgeviTM3WFqL37Of9RNz8KAiZ5PIANETAVOCALECOLORENOTAMarteERossoDOMercurioIGialloREGioveOArancioMIVenereAVerdeFASaturnoUAzzurroSOLSoleAUBiancoLALunaEIViolaSI


Durante l’ascolto della musica occorre trasferire la propria coscienza nelle varie parti del corpo (partendo dai piedi e salendo verso testa): si tratta di inspirare il colore del pianeta ed espirarlo emettendo la vocale corrispondente.

Si deve ascoltare una scala planetaria diversa ogni giorno, a seconda del pianeta, visualizzando il suo colore ed emettendo la sua vocale.

Ad es. mentre ascoltiamo la musica di Saturno -nel giorno di sabato- immaginiamo di essere immersi in un cosmo di luce azzurra fresca e piena di vita. Dobbiamo inspirare questa luce azzurra immaginando di assorbirla e di farla entrare in noi. Possiamo respirare immaginando che ogni parte del corpo abbia polmoni: i piedi, i polpacci, le cosce inspirano ed espirano, uno alla volta.

Nella pratica effettiva occorre -ascoltando la musica- prima trasferire la coscienza in un dato punto del corpo, quindi inspirare la luce colorata “irrorando” il corpo di luce per poi espirare, ridonando al cosmo la luce assorbita, emettendo la vocale di saturno “U”. (Occorre cercare di intonarsi sulla nota base, fondamentale dell’armonia. E’ la tonica, che si sente al principio della musica, una nota bassa)

Questa meditazione revitalizza gli scompensi vitali.

Durante l’ascolto della musica occorre trasferire la propria coscienza nelle 12 parti del corpo (partendo dai piedi e salendo verso testa): si tratta di inspirare il colore del pianeta ed espirarlo emettendo la vocale corrispondente.  Per 12 volte.

Molto importante. Una volta finita la musica, restare in silenzio ascoltando dentro di sé “eco” della musica, ricordandola, e rievocando le medesime sensazioni, sempre emettendo poi la vocale corrispondente.

Se vi è un organo in particolare che ci interessa “vitalizzare” possiamo dedicarci esclusivamente ad esso, applicando la respirazione colorata e l’emissione della vocale

N.B. una variante può essere, anziché inspirare ed emettere a vocale in modo alternato/ritmico, ma “accumulando” luce:

– inspirare immettendo luce nell’organo per 7 volte, immaginando di trattenere la luce anche nell’espirazione

– espirare emettendo la vocale e ridonando la luce all’esterno per 7 volte.

E’ importante che il numero di “accumuli” (inspirazioni) sia uguale al numero di “scariche” (espirazioni)

Ci si ricordi ogni giorno di cambiare scala planetaria, colore e vocale.

Queste melodie non sono arbitrariamente tratte dalla mia fantasia, ma si rifanno a formule pitagoriche antiche di 2500 anni. Venivano suonate di notte, mentre i malati dormivano sdraiati dentro il tempio. Esse non agiscono subito, ma durante la notte. “Vibrano” nel corpo astrale, mentre si dorme.

Sarà ed è per me fondamentale che si ponga attenzione ai sogni o alle immagini o alle parole che si affacceranno in quel periodo durante il sonno o al risveglio, o nel corso della giornata annotandole in modo dettagliato giornalmente.

Il possibile miglioramento dello stato di salute potrebbe avvenire solo dopo aver ricevuto una data immagine o un dato sogno.

Non è richiesto nessun compenso o retribuzione per questo tipo di collaborazione. L’unica cosa che chiedo è di essere ligii nel perseverare e nell’ottemperare il compito e che tu possa fornirmi un “feedback”, un resoconto dopo 7 giorni, delle tue osservazioni e impressioni che avrai annotato durante la pratica, commentando pubblicamente qui in questa pagina oppure di inviarmi privatamente a unicornos@hotmail.it

Ovviamente tutto deve essere fatto secondo la propria libertà. Il compenso più grande sarà per me la tua dedizione a questa sperimentazione.

Questo metodo può diventare anche la “propria” via meditativa quotidiana.

Ci sentiamo fra una settimana. Buon lavoro. Sperando di aver destato interesse invio un caro saluto.

Tiziano Bellucci


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