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LE CAUSE NATURALI ED ESOTERICHE DI UN EPIDEMIA


LE CAUSE NATURALI ED ESOTERICHE DI UN EPIDEMIA

Le comunicazioni esoteriche dovrebbero sempre essere fatte in modo diverso, a seconda del pubblico, della tipologia e del livello di ascolto.

A chi è materialista si può parlare dell’esistenza di “cause naturali o “leggi” di auto-regolazione della vita sulla Terra.

A chi è spirtiualista si può parlare di “cause esoteriche dell’epidemia”.

Occupiamoci ora della visione materialista.

Le cause naturali di una epidemia


Se 25920  lo dividiamo per 365  giorni (un anno) otteniamo la cifra: 71 anni.

La massima “resa” per l’attività psichica e fisica per l’uomo è quindi 71 anni. Un uomo “dovrebbe” riuscire a compiere con efficacia e saggezza la sua missione terrestre entro questo tempo.

E’ ovvio che questo poteva valere sino a metà del secolo scorso: ora la vita è stata allungata di parecchio. Grazie ai medicinali, alla chirurgia, a protesi e macchine, la vita dell’uomo si è estesa di 20 anni.

Ci si potrebbe chiedere: meglio una vita corta, ricca e intensa o una vita lunga, ma povera di spirito e fiacca di entusiasmo?

Certamente se viene aumentato il tempo aumentano anche le possibilità di arricchire o di donare all’umanità i propri talenti. Il problema è: questi anni di vita in più vengono utilizzati per compiere azioni che accrescano il proprio essere e l’umanità? Ossia, l’aumento di tempo a disposizione è utilizzato e legittimato da una maggiore possibilità di sviluppo e azione spirituale? Oppure gli anni in più servono soltanto per vivere “a tutti i costi” materialisticamente, riducendo la propria lucidità, senza dare un senso e un contributo al tempo che si vive?

Si può dire che esiste una regola nella Natura, non conosciuta, ma attiva.

Quando la popolazione anziana in una specie esorbita, eccede o addirittura supera la media degli individui giovani, entra in atto un “meccanismo di controllo”, di riorganizzazione naturale.

Vengono attivati – dalla Natura stessa – dei “dispositivi medici” chiamati “epidemie”.

Essi possono prodursi o dall’ambiente circostante, o dall’interno stesso della specie: avviene una “mutazione” di un dato organismo, che all’improvviso diviene letale.

Nel caso attuale esso è fatale non solo per gli anziani, ma soprattutto per le persone che, grazie a particolari farmaci o chirurgie, sono riuscite a “scampare” ad una morte che, senza aiuti medici, sarebbe immancabilmente arrivata prima.

Ecco che entra in scena così un “meccanismo” auto-regolatore (Virus) che va a “togliere” ciò che è in eccesso. Molte influenze invernali si basano sullo stesso principio di “auto-compensazione” del giovane sul vecchio.

La vita terrestre deve essere sfruttata al massimo, nel pieno delle facoltà: gli individui che non sono più produttivi né per se stessi, né per gli altri significa che hanno esaurito il loro compito terrestre. Ecco che la Natura provvede a togliere “gli esuberi”.

Quanto è stato detto sopra è indirizzato a coloro che si attendono risposte materialiste. E qui esse si possono fermare.

Ciò che segue non ha senso che venga letto da chi ha questo tipo di approccio, perché non verrà né compreso, né accolto: non gli verrà dato il giusto valore.

Tuttavia l’approfondire esotericamente rende possibile “illuminare” la visione sopraesposta, la quale può a tutta prima apparire fredda e “meccanicistica”.

Si apre una prospettiva nuova, che rende vivente ciò che invece sembra solo un “congegno” automatico di compensazione della Natura.

Le cause esoteriche di una epidemia


In media, abbiamo detto, ogni individuo si impegna a stare sulla terra per 71 anni. Ovviamente ci sono eccezioni: a seconda di vicende di destino pregresse (prodotte in altre vite) possono apparire condizioni che prevedono una vita più corta o addirittura più lunga di 71 anni. Non ci occuperemo ora di questo.

In genere, la maggior parte degli individui “dovrebbe” vivere mediamente 71 anni. C’è chi si autoriduce questo tempo, ad esempio assumendo una condotta di vita viziosa che lo fa ammalare prematuramente, o la fa esaurire psico-fisicamente.

Oggi, come abbiamo già detto, questo limite di tempo viene notevolmente allungato dai farmaci e da altro.

Un individuo che “avrebbe dovuto” ritornare nel mondo spirituale a 71 anni, si ritrova a vivere 10 o addirittura 20 anni in più oltre la media, grazie ad aiuti farmacologici o chirurgici.

Si deve a priori considerare che esiste sì un destino personale che viene scritto dal singolo, ma che esiste anche un destino di gruppo, di popolo, dell’umanità. Cosa significa? Che oltre a pensare al proprio individuale cammino, si può scegliere – o viene consigliato di scegliere – di “partecipare” anche a destini di altri individui. Questo sempre per ampliare le possibilità di sviluppo.

E’ importante, prima di tutto notare che in questa epoca la Terra è molto popolata: 7 miliardi e mezzo di persone. I mondi spirituali sono quasi “vuoti” di uomini: la massima parte degli spiriti umani ha scelto di incarnarsi proprio in questo periodo.  La futura decima gerarchia è quasi completamente sulla Terra. Perché? E’ ovvio che vi debbano essere occasioni davvero speciali sulla Terra che offrono grandi possibilità di sviluppo per l’individuo: ad es. il superamento del materialismo scientifico è una delle principali opportunità, la quale ha portato ad una ridiscussione dei valori morali/etici e ad una “caduta”  delle confessioni religiose.

Ci è dunque un grande “fermento” sulla Terra oggi.

Ad es. le persone che sono nate nel secolo scorso fra il 1930 e il 1950 si può immaginare che mentre si trovavano ancora nell’aldilà, come spiriti prima di nascere, abbiano detto: “stiamo scendendo in un’incarnazione fisica in una fase storica in cui la Terra è particolarmente “materialistica”. Oltre all’alta tecnologia di cui usufruiremo (nel bene o nel male), ci sarà anche un grande progresso della medicina, che permetterà addirittura di poter “prorogare” le date del nostro ritorno nel mondo spirituale.”

Alcune entità del mondo spirituale dissero: “E’ stato tutto predisposto: a causa del predominare e dell’imperare del materialismo è necessario che restiate sulla terra il più possibile, oltre il limite consueto dei 71 anni, perché più resterete, più potrete trasformare spiritualmente la terra, contrastare il materialismo, strappando la Terra ad Arimane. E grazie alla nuova medicina vi sarà possibile restare più a lungo”.

Quelle individualità (che erano centinaia di migliaia) vennero però anche “avvisate”, da quelle sagge entità con cui soggiornavano nei mondi spirituali, che questo permanere oltre tempo presentava anche dei gravi rischi.

Infatti quando l’uomo giunge sulla terra accade che egli dimentichi i “piani” di destino e sopravvengano bisogni e necessità che possono farlo disattendere dalla sua missione. Egli si dimentica di tutto ciò che si era proposto nel pre-natale, arrivando a rinnegare anche la sua stessa spiritualità, facendosi assuefare dal materialismo terrestre.

Egli può “dimenticarsi” dei suoi propositi e vivere sulla Terra in modo passivo, senza svolgere un servizio di spiritualizzazione della materia.

Di fatto queste individualità avrebbero potuto arrivare a 71 anni e usufruire di tempo in aggiunta, per “lavorare” contro il materialismo arimanico, ma avrebbero potuto anche trovarsi soverchiate, obnubilate dal più profondo materialismo. Esso li avrebbe resi esseri passivi, limitati nel pensare e nell’agire, al punto di vanificare la loro presenza e “utilità” spirituale sulla terra.

Vi sarebbero state centinaia di migliaia di anziani resi dal materialismo semi dementi, con scarse capacità motorie e limitatissime capacità di pensiero. Sarebbe avvenuto un “ingorgo” di individualità sulla terra, che non avrebbero svolto nessuna funzione utile né a se stessi, né per la società.

Queste entità sagge proposero allora di attivare uno “strumento” di ritorno di massa, che sarebbe servito nel caso le anime umane fossero “cadute” nella rete materialistica arimanica.

Queste persone, ora ottantenni, osservarono dai mondi spirituali qualche decennio prima di scendere (nel 1918-20), un particolare fenomeno definito influenza “spagnola” che infettò il genere umano. Quel tipo di epidemia “ispirò” ad essi un’idea.

Il 2020 (grazie a particolari congiunzioni planetarie) venne predisposto come “portale per il ritorno di massa” di quelle anime che non sarebbero state in grado di stare al passo con le antiche intenzioni prenatali.

Coloro che avrebbero potuto continuare a vivere grazie ai farmaci “allunga vita” di cui facevano uso e avevano dipendenza, sarebbero stati “riassorbiti” tramite un’epidemia. Una forma virale altamente selettiva in grado di “prelevare” solo quelle anime anziane ultra settantenni che, con patologie pregresse sostenute da farmaci, avevano allungato la vita e continuavano a vivere senza portare contributi attivi a se stessi e al mondo.

Le persone che erano presenti nei mondi spirituali prima del 1930 si sono incarnate in diverse parti del mondo, sottostando a questo “protocollo prenatale”.  Si tratta di un numero fisso, stabilito. Una volta realizzato il “reimpatrio” delle anime, l’epidemia cesserà, improvvisamente. E questo dipende in parte anche dalle anime stesse. Tuttavia sono possibili due date come “fine” epidemiologica: il solstizio d’estate o quello d’inverno.

Ovviamente non tutte le anime saranno coinvolte nell’epidemia (infettandosi), ma  solo quelle che non sono riuscite ad agire attivamente nel senso sopradescritto. Chi si sarà dotato di forze superiori non soccomberà.

Questo dona un altro aspetto alle epidemie, le quali devono essere viste come “vie per ritornare a casa”, per coloro che hanno sorpassato un limite inoperoso, oltre misura.

La seguente comunicazione non può prendere in considerazione le eccezioni, ossia anche i singoli casi di pazienti morti più giovani, o addirittura super attivi anche spiritualmente. Può bastare soltanto ravvisare che un individuo può decidere prima di nascere di usare eccezionalmente una data “via” per ritornare nel mondo spirituale (epidemia di massa, terremoto), pur non appartenendo o facendo parte delle intenzioni di una data corrente di individui.

I “giovani” o “spiritualisti” morti in questa epidemia sono quindi individui che “non sono morti per caso”, ma anime che hanno scelto di morire in questo momento, e in questo modo, per loro motivi speciali, legati al loro destino.

Siamo certi che presentare questi aspetti può mostrare una diversa luce sulle epidemie, le quali devono essere viste come “vie per ritornare a casa”, e non come punizioni divine: coloro che hanno sorpassato un limite di vita oltre misura, vengono “ri-accolte” nello spirituale, per rimandare ad un’altra vita la loro evoluzione.

Tiziano Bellucci



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