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MATRIMONIO, ANDROGINIA E NOZZE ALCHEMICHE

MATRIMONIO, ANDROGINIA E NOZZE ALCHEMICHE

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 Dei farisei gli si avvicinarono per metterlo alla prova, dicendo: «È lecito mandare via la propria moglie per un motivo qualsiasi?»  Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina e che disse:  “Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne“?  Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi».  Matteo 19,3-12

A tutt’oggi questo passo è riconosciuto a tutela e sostegno dell’indissolubilità del matrimonio.

Viene detto che l’uomo sposato deve stare unito alla donna, cosicché il divorzio pare impossibile senza violare apertamente l’ordinanza di Dio.

Questa è un’interpretazione data dalle istituzioni religiose: e aveva e ha tuttora un suo valore per regolamentare le relazioni sociali, lo status della famiglia.

Ma vi è anche un’altra interpretazione, esoterica.

Bisogna vedere nel matrimonio un istituzione esteriore che indica l’attuarsi di un processo interiore che avverrà, in un lontano futuro, dentro al singolo essere umano.


La scienza spirituale ci indica un futuro, fra qualche migliaio di anni, in cui vi sarà una recessione, un atrofia degli organi sessuali e quindi anche una mutazione nella modalità di riprodursi.

L’essere umano cesserà di nascere maschio o femmina: non appariranno più caratteristiche che mostreranno l’appartenenza ad un “genere”.

Quando avverrà questo l’essere umano sarà stato in grado di fondere in lui le qualità maschili e femminili “legandole” in un matrimonio sia fisico, sia animico che spirituale.

Questo processo viene chiamato “nozze chimiche”.

Il matrimonio è quindi simbolo di un legame, è controimmagine di un matrimonio che mostrerà l’attuarsi di legame delle essenze dentro al singolo individuo umano. La fusione mercurio e zolfo alchemici. Che significa: l’unione di anima con la spirito.

Il matrimonio serve per tutelare l’istituzione della famiglia, la quale offre la base per l’incarnazione dell’essere umano: particolare indispensabile per l’esperienza dentro la materia, in un corpo.

Se si guarda indietro al divenire dell’essere umano, dapprima esso appare androgino, ossia asessuato. La fecondazione e la riproduzione avvenivano senza bisogno di accoppiamento, di un altro essere: come in alcune specie vegetali ermafrodite. Poi, a causa di mutazioni cosmiche e planetarie (la fuoriuscita della luna dalla terra) venne a mutarsi il modo in cui ci si riproduceva: comparve la necessità fecondarsi tramite l’unione di un secondo individuo.

Da quel momento l’essere umano si distinse in due generi: maschio e femmina.


Questo mutamento riproduttivo, richiese il bisogno di fondare appunto una forma giuridica che tutelasse la vita dei nascituri, da parte dei genitori. Il “matrimonio” divenne la forma legale per proteggere la maternità e la prole. E questa “legge matrimoniale” vale tutt’ora, per la media dell’umanità; per tutti coloro che ancora non è giunto il tempo per sentire la spinta a lavorare dentro di sè per una “riunificazione delle essenze” maschili e femminili. Il “tantra” o “alchimia interiore” o iniziazione, è la via che conduce al matrimonio interiore. Processo che in modo cosciente corrisponde ad un accelerazione del singolo, riguardo ad una metamorfosi che avverrà su base planetaria.

La scienza spirituale ci dice che esperienza di vivere dentro ad un corpo tramite la nascita da due genitori, verrà superata. Muterà.

L’essere umano non avrà più bisogno di un corpo fisico per sperimentare. E quindi cesserà anche la forma di riproduzione. L’uomo si genererà da se stesso, tramite una modalità che la scienza spirituale indica come “facoltà di autoemanazione di sé”.

Cesseranno di esistere le polarità maschili e femminili, cesserà il modo ordinario di unirsi sessualmente, cesseranno di nascere bambini di carne.

Cesseranno i matrimoni esteriori e avverranno matrimoni, legami interiori.

L’umano sarà giunto ad un livello superiore di umanità: ascenderà ad un livello superiore di evoluzione.

Da umano, diventerà uomo.

Uomo, non significa “maschio”. Uomo è un grado gerarchico. Così come lo è angelo, arcangelo.

Così come da umani si “diventa” uomini, da uomini diventeremo “angeli”. E così via.

E gli angeli non hanno sesso. Non sono né maschi né femmine. ”Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi».

Il matrimonio sarà compiuto: l’uomo sarà stato ricreato e riunificato. “la tua anima si unificherà al suo spirito” Da due, diventeranno uno.

Riflessioni antroposofiche a cura di Tiziano Bellucci

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