QUANDO TI ACCORGI CHE SEI UN SOLE
Ogni volta che pensi, e in te si forma un pensiero, accendi in te lo stesso potere di illuminare che vi è nel Sole.
E' la Forza che illumina e scalda la terra
cosi come la vita che abita in te illumina e scalda il tuo corpo.
Ogni volta che nel tuo cuore si scioglie l'amarezza per una lite, e senti accendersi in te il desiderio di pacificarti con l'altro, è sempre
questa Forza in te che scalda e illumina la tua anima.
Così, è impossibile non credere a questa Forza:
è parte di te
Tiziano Bellucci
La chiesa del futuro "E' finito il tempo dei templi, dei culti, della Messa. Siamo destinati tutti a divenire Sacerdoti viventi".
testo di Tiziano Bellucci, voce Antonella Bartoli
Vedere in ogni atto quotidiano il manifestarsi, il tessere dello spirito è “sacralizzare” la vita, il mondo. E’ vivere in modo sacro.
Se io do la mano all'altro uomo e so che sto toccando uno spirito umano che si sta evolvendo sulla terra, io sto sacralizzando quella stretta di mano, sto compiendo un atto sacro.
Sacralizzare è prendere in braccio un animale, guardarlo negli occhi e riconoscere che esso è un uomo mancato, dicendogli: “ tu potevi diventare uomo, ma non lo sei diventato perché hai dovuto sacrificarti nel prendere una corrente di vita che fosse di supporto alla mia vita di uomo”.
E se faccio la stessa cosa con una pianta, se prendo un fiore e dico “tu potevi essere una farfalla invece sei diventato un fiore e hai fatto questo affinché io potessi vivere come uomo” allora tutto diventa sacro, tutto intorno a noi è un tempio, una chiesa.
Se vedendo le pietre avverto come fossero creature che un tempo erano vive e sono state poste in un incantesimo cristallizzante, do loro un significato di fondamento sotto i miei piedi, rendo sacro il terreno su cui cammino.
Ecco che la natura e gli alberi diventano allora i candelabri, le rocce diventano le sedie, gli animali diventano gli officianti, i preti, e gli uomini diventano le ostie, diventano il santo sacramento.
L’eucarestia del futuro, la comunione dell’avvenire diverrà l’incontro con il mondo, il sentirsi parte del mondo.
Vivere in questo modo è riconoscere nella natura l’operare dello spirito ovunque.
La Terra diviene un enorme cattedrale, entro la quale si svolge il sacro rito della vita.
Ci sarà un tempo in cui nessuno più avrà bisogno di andare in chiesa perché la chiesa sarà vivere la vita quotidiana, nel mondo: sarà le montagne, sarà il cielo, sarà le colline, gli alberi, gli animali, gli uomini.
Ogni cosa sarà parte della chiesa del futuro.
Se la vita viene vissuta con un sentimento spirituale unendo ad essa gli elementi che sono collegati con la vita empirica allora noi siamo perennemente in chiesa, nel tempio. Noi stiamo facendo un Sacramento, compiamo un’eucarestia quotidiana.
CIELO STELLATO E LEGGE MORALE DENTRO DI NOI
“Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” (E. Kant). In apparenza si tratta di due cose, ma in verità sono una sola e medesima cosa.
Per quale motivo ci coglie un tale sentimento di elevatezza, di divina e sacra serietà quando alziamo lo sguardo alla vastità del cielo stellato? Perché allora, senza che lo sappiamo, si risveglia il sentimento della nostra patria dell’anima, perché allora si ridesta nell’anima il sentimento: “Prima che tu fossi disceso sulla terra in una nuova incarnazione, eri tu stesso in queste stelle e da queste stelle sei riuscito a far entrare in te le forze migliori. E la tua legge morale ti è stata infusa quando soggiornavi in quel mondo.
Se eserciti l’autoconoscenza, puoi contemplare quello che il cielo stellato ti ha dato tra la morte e una nuova nascita come le tue forze migliori, le più belle della tua anima”. Ciò che noi scorgiamo nel cielo stellato è la legge morale che ci è data dai mondi spirituali, perché tra morte e nuova nascita noi viviamo insieme al cielo stellato.
Chi volesse darsi la possibilità di avere un sentore della provenienza delle sue forze migliori, dovrebbe contemplare il cielo stellato con questi sentimenti.
R. Steiner - Hannover, 18 novembre 1912
Esercizi Ermetici sullo SVILUPPO DELLA CONCENTRAZIONE sui 5 sensi
L’IMMAGINARE VISIVO
Porsi davanti alcuni oggetti: matita, fiammifero, occhiale. Fissare lo sguardo su uno di essi per un poco. Chiudere gli occhi e cercare di ricordarlo esattamente, nella forma e nel colore. Se scompare, richiamarlo. Più persevereremo assiduamente nei giorni seguenti, più avremo risultati migliori. Non scoraggiarsi: se ci
si stanca, cambiare oggetto. Iniziare ad esercitarsi per non oltre 10 minuti, poi con il tempo, arrivare a 30 minuti.
Una volta migliorata la capacità di visualizzare oggetti con gli occhi chiusi, si dovrà passare ad immaginare oggetti ad occhi aperti. L’oggetto dovrebbe apparire come “sospeso “ per aria per 5 minuti: l’ambiente circostante dovrebbe come non venire notato, registrato.
SVILUPPO DELLA CONCENTRAZIONE E DELL’IMMAGINARE UDITIVO
Immaginarsi il tic tac di un orologio a pendolo. Distintamente. Poi immaginare il tic tac di un orologio da polso, oppure uno scampanio lontano, un gong, il rumore di un martello sul metallo, qualcuno che bussa alla porta, qualcuno che la graffia, il rumore del tuono. Immaginarsi poi di udire il suono di singoli strumenti musicali. E’ importante non evocare forme, non permettersi contemporaneamente immaginazioni visive; l’associazione con l’immagine dovrebbe venire scacciata, per mantenere solo la sensazione sonora, acustica per 5 minuti.
SVILUPPO DELLA CONCENTRAZIONE E DELL’IMMAGINARE sensorio
Si tratta di suscitare, una determinata sensazione e di lasciarla agire nell’anima per almeno 5 minuti senza interferenze visive o uditive. Si evochi freddo, caldo, pesantezza, leggerezza, sete, fame. Si tratta di produrre qualsiasi sensazione e mantenerla viva a comando.
SVILUPPO DELLA CONCENTRAZIONE E DELL’IMMAGINARE OLFATTIVO
Immaginare di odorare un fiore; rosa, viola, lavanda o anche altri profumi cercando di mantenerli vivi nella vostra immaginazione univocamente, senza l’intromissioni di altre immaginazioni sensoriali. Esercitarsi anche successivamente con odori sgradevoli. Sempre per 5 minuti.
SVILUPPO DELLA CONCENTRAZIONE E DELL’IMMAGINARE GUSTATIVO
Concentrarsi su sapori acidi, salati, dolci, amari. Su varie spezie. Per 5 minuti, senza l’uso di altri sensi.
DESTINO, FATO, LIBERO ARBITRIO
Non è la natura, non sono le forze del karma che si occupano di giudicare le azioni dell’uomo:esse creano una compensazione alle cause, non sono giudizi: solo l’uomo può cambiare in bene o in male la sua “sorte” tramite l’esercizio del libero arbitrio.
La “libertà” divide gli uomini in due gruppi: individui che adempiono il proprio destino intuendolo, individui che lo rinnegano, inserendovi altre opportunità da loro scelte ex novo.
Adempiere il destino ci porta verso il nostro bene: perché nella saggezza del nostro destino può esservi solo il massimo bene.
Rinnegare o negare l’esistenza di un destino, significa includere, ricercare e stimolare nuovi incontri, nuovi rapporti e azioni estranee a ciò che era previsto.
Ci “inventiamo” azioni con la pretesa di essere più saggi di coloro che scrissero il nostro destino.
Tali azioni non hanno nessuna garanzia di poter offrire delle buone occasioni di evoluzione. Si tratta di azioni che ci vengono proposte dai “tentatori”, che paiono esser dalla “nostra parte”. Ma sono di fatto invece entità ostacolanti.
Gli uomini devono imparare a venerare le forze del destino, della natura come venerano l’essere della libertà: il Cristo.
Ogni scelta umana deve essere meditata con sacro timore, prima di essere intrapresa perché se è sbagliata può mandare verso il basso, cambiando in male la propria sorte. Occorre avere riverenza per la libertà. Chi disdegna la Libertà (il Cristo) rinnega la creazione del Padre (Destino).
Tiziano Bellucci
Il potere formativo delle vocali negli elementi
La forza formatrice della I è quella che struttura l’asse di una pianta. Ogni pianta è costituita da un asse intorno alla quale tutto si ordina.
La forza formatrice della O è quella che determina la silhouette complessiva di una pianta vista da lontano. E’ la forza che circoscrive l’intera pianta e determina la sua forma complessiva.
La forza formatrice della U è quella che struttura lo stelo, gli aghi, il fusto. E’ la forza che comprime e struttura tutto ciò che è sottile e duro nella pianta.
La forza formatrice della A è quella che forma i rami e ramoscelli. E’ la forza che configura tutta la suddivisione di rami e ramoscelli.
La forza formatrice della E è quella che configura la gemma. E’ la forza che sviluppa la gemma, il punto dove si incrociano il gambo della foglia e lo stelo, alla base fogliare.
La forza formatrice della EI è quella che determina il fiore e l’ovario. E’ la forza che arresta l’ascesa fogliare e permette che si formi il fiore e più tardi l’ovario;
La forza formatrice della AU è quella che riguarda l’intera pianta. E’ la forza di espansione e contrazione che sta alla base della vita dell’intera pianta.
Sulla fiducia per l’altro
Non c’è mai un motivo abbastanza valido per revocare, togliere la fiducia ad un altro individuo.
Ogni uomo, se si sforza, può diventare migliore, può cercare di arrivare al punto giusto, al vero, al buono: se questo non accade significa che sinora è stato pigro, non ha voluto darsi da fare.
Nella natura umana è insita la capacità del bene e del buono: l'uomo è un essere divino e qualsiasi impulso lo distolga da ciò non appartiene alla sua natura, ma a forze extraumane che penetrano in lui e lo istillano a trasgredire, a rinnegare la sua natura divina, buona.
Si tratta soltanto di stimolarlo a sforzarsi nel mirare verso il perfezionamento di sé.
Anche il più terribile peccatore, può pentirsi e diventare il più alto iniziato. Anzi i maggiori “Santi” del passato, furono prima, i peggiori peccatori. Cristo stesso, sceglieva come suoi discepoli e apostoli non dottori della legge, rabbini o asceti: ma peccatori. Costoro erano preziosi per lui. Vedeva nella massima potenzialità di peccare, la massima possibilità di convertire quella forza in passione per lo spirito.
Infatti la Forza è una: si tratta solo di decidere dove dirigerla o impiegarla.
Avere fiducia in qualcuno che trasgredisce i nostri diritti, significa prendersi l’impegno di aiutarlo a cambiare, verso il vero e il giusto. Di certo è più semplice condannarlo o scacciarlo.
Ma condannarlo o giudicarlo non cambia la sua condizione.
Si giudica di solito, perchè si rinuncia ad dedicare tempo ad approfondirsi nell'altro.
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Tiziano Bellucci
L’ANGELO OSCURO: IL CLANDESTINO IN NOI
Vi è una parte di noi che vive e partecipa alla vita del corpo e dell’anima.
Un’altra parte – indipendente da noi – s’intesse entro i processi della coscienza, come un gas, un liquido entro gli organi e i sensi.
Svolgiamo la nostra giornata convinti di essere noi ad agire, per intimo libero impulso interiore.
Invece ogni pensiero, sentimento e azione è frammischiato da stimoli indotti dal nostro interno, che appartengono ad un altro essere. Che non siamo noi.
Questo essere è corresponsabile di ogni nostra scelta.
C’è chi lo chiama Alter ego, doppio, sosia. O animadversio.
La scienza lo chiama astrattamene “subconscio”.
Non esiste un uomo che non abbia in sé questo doppio.
Dobbiamo a lui due cose: la possibilità di avere un arbitrio e di poter sapere di essere.
In cambio egli usa il nostro corpo e la nostra anima, per avere la sua esistenza e trarne occasioni di nutrimento.
Ogni azione o sentimento o pensiero è “contaminato” dall’influenza di questo essere che influisce-con il suo potere di egoismo- sull’usufruire delle esperienze che la vita ci porta in contro.
Egli ci fa credere tante cose: essere giusti, buoni e veri. Diffonde in noi un elevato impulso di autocommiserazione e quindi di nichilismo.
Il mondo appare come un elemento ostile e ingiusto dal quale noi dobbiamo distinguerci o separarci. O addirittura un luogo da cui liberarsi. Compresi i suoi abitanti.
Questo “abitante” in noi è l’artefice, il responsabile di ogni paura, dubbio e rancore che vive in noi. Nel tempo, sin dall’infanzia esso si dedica a radicare in noi debolezze, in modo che si possa fondare una filosofia contro il mondo e contro la fraternità.
Questo essere “clandestinamente” vive in noi, infondendoci una vita dell’anima distorta, disturbata.
Siamone consapevoli ogni volta che vediamo nell’altro uomo del male o dell’errore.
Non è nel mondo il negativo, ma dentro di noi. Questo essere in noi, ha un potere “specchiante”: proietta la nostra negatività sugli altri individui esterni e ci fa credere che appartenga a loro. Ma siamo noi: ogni difetto che vediamo negli altri, ci crea disprezzo perchè è in noi.
La scienza dello spirito insegna a “distinguersi” da questo essere che ci abita e ci sovrintende.
Una disciplina in grado di istituire uno stato di presenza e vigilanza costante –che può chiamarsi “piena consapevolezza” si pratica tramite la retta e perfetta concentrazione meditativa, come insegnata da Rudolf Steiner.
Tiziano Bellucci
LE 3 "MADRI" IN NOI
La nostra anima è costituita di 3 "matrici": 3 capacità animiche che appaiono nella storia della filosofia, della religione e dell'esoterismo sotto 3 diversi nomi, 3 diverse entità. Le quali sono la "potenzialità" che esiste nell'uomo di ascendere ad uno sviluppo superiore.
Ogni cultura la chiamò in modo diverso, consono ai tempi.
Si tratta di una forza "femminile", di perforazione, di conoscenza, di elavazione, che si articola in tre modalità:
Sophia: pensare (amore per la conoscenza)
Maria: sentire (bisogno di spiritualità)
Iside: Volere (volontà di amare)
Tiziano Bellucci
Il peccato originale: colpa o necessità?
Un grande errore da sfatare è che il peccato originale sia sempre stato concepito come un fatto morale.
Invece non è stato un disattendere a degli ordini, ma fu un fatto
necessario, evolutivo. Vi fu sì uno “strappo” di cordone ombelicale fra l’uomo e il mondo divino; ma era indispensabile che accadesse se si voleva che l’uomo diventasse ciò che è. Non è amorale uscire dall’utero e staccare il cordone dalla madre. Allo stesso modo non fu amorale “cadere” nella materia fisica.
L’aver abbandonato il grembo divino è amorale così come per un bambino è amorale smettere di essere collegato con i genitori. Se si vuol crescere, ci si deve allontanarsi naturalmente.
Il “ricatto” morale fu inserito dalle istituzioni religiose, che presentarono l’individuazione nella materia come un fatto morale. Il peccato originale divenne una colpa umana. Colpa che non fu mai operata consapevolmente essendo a quei tempi l’umano completamente inconsapevole, incapace di scegliere. Una pura creatura innocente.
L’uomo venne “obbligato” ad entrare nella materia, tramite l’influenza delle entità luciferiche. Le quali ricevettero dall’alto, l’ordine di “trasferire” l’uomo nella dimensione materiale.
Nel libro di Enoch, che faceva un tempo parte della Bibbia, poi venne estromesso, si parla della "tentazione di angeli" che trascinarono l'uomo sulla terra.
Non vi fu quindi colpa e neppure libertà, ma solo necessità.
Tiziano Bellucci
Le nuovi “SPECIE “umane del futuro.”I BUONI E I MALVAGI”
L’umanità è chiamata ad un elevazione verso la santità, al bene e alla fraternità assoluta.
Può sembrare paradossale, ma perchè questo possa essere conseguito, deve necessariamente prodursi un eccesso di male.
Il male deve essere trasformato in bene.
La forza di divenire “santa” l’umanità la potrà prendere solo dal confronto con il male, dal suo superamento.
Anche i campi devono essere concimati con letame nauseabondi, di sostanza in putrefazione. Allo stesso modo l’umanità ha bisogno del concime del male per poter giungere alle vette della santità.Questa è la missione dell’uomo.
Ciò che non si trasformerà e rimarrà solo letame, non potrà continuare ad essere umano. Decaderà in una forma di esistenza e di coscienza inferiore. Molte tradizioni la chiamano: inferno.
Ciononostante il male ha il compito di far ascendere l’umanità.
Solo grazie ad alcuni che non si salveranno (per loro arbitrio), molti potranno salvarsi.
Questo è al contempo il vero agire di una libertà vera, che non predestina nè buoni nè cattivi.
Ho ognuno ha la libertà di salvarsi o di dannarsi.
Più tardi, tuttavia gli uomini “santificati” potranno accingersi a redimere le creature da lui cacciate verso il basso e a spese delle
quali si è evoluto.
Tiziano Bellucci
NELLE MANI E NEI PIEDI VIVONO I PENSIERI UNIVERSALI
La direzione spirituale dell’umanità, i principi universali, la forza morale esiste già nell’uomo: egli deve solo accorgersi di esserne un portatore.
Questa forza è quella tramite cui solleviamo un braccio, muoviamo un piede, alziamo una mano. Essa lavora, opera in ogni atto e azione che compiamo: agisce senza che noi lo sappiamo, ma è colei che ci fa incontrare le persone, realizza le nostre creazioni.
E’ una forza subconscia, a nostro dire “automatica”. Ma in essa, nelle mani e nei piedi operano le Entità cosmiche, portatrici di saggezza immensa. L’iniziato è colui che è in grado di “contemplare” e vedere quelle forze: esse diventano alla sua chiaroveggenza quadri immaginativi, veggenza profetica.
L’iniziato nota che la forza che altrimenti farebbe muovere i muscoli, diviene capacità di vedere e percepire quelle entità cosmiche. “Cogliere” la natura di queste forze significa scoprire e sorprendere l’agire di un saggio pensare universale.
Si può dire che le stesse forze che usiamo per costruire, per intuire alti ideali morali, sono le stesse che usiamo anche per muoverci, per metterci in movimento.
Quegli ideali, che sono contenuti nelle braccia e nelle mani, chiederanno di essere realizzati attraversi le mani e i piedi. Attraverso azioni morali.
Tiziano Bellucci
Perché l’uomo viene sulla terra e deve sottostare ad un destino , a prove cosi complicate?
Tutto il senso dell’evoluzione sta nel fatto che l’uomo attraverso molte vite terrene ripetute e diverse ondulazioni verso il perfetto e l’imperfetto, verso il basso e l’alto, arrivi gradualmente verso una Perfezione di sé. Imparando a porre le proprie forze inteRiori, i propri istinti e desideri al servizio di idee e motivi superiori, spirituali.
R. Steiner- Stoccolma, 10 giugno 1913
ACQUA, ANIMA E SPIRITO
L'acqua è: "un aggregato di molecole di due gas, ossigeno e idrogeno".
Ma guardando l'acqua vediamo l'ossigeno e l'idrogeno?
No. Vediamo un fluido.
Allo stesso modo crediamo di vedere un corpo fisico: non vediamo l'anima e lo spirito dell'uomo, ma entrambi -combinati insieme- rendono possibile la loro manifestazione in veste fisica, solida.
Il corpo fisico è manifestazione dell'anima e dello spirito, come l'acqua è l'espressione dell'idrogeno e dell'ossigeno combinati insieme.
Tiziano Bellucci
I bambini morti prematuramente
Che significato può avere un bambino che muore dopo solo un paio di giorni di vita?
La scienza occulta ci mostra che anche una vita cosi breve ha un senso: può accadere che un individuo, in una vita precedente avesse una vista molto debole e che fosse arrivato a divenire cieco. In genere si sottovaluta la capacità di apprendimento di un bambino appena nato.
Ciò che accade nei primi giorni o settimane di vita crea in modo inconscio un impressione enorme sull’anima del bambino. Il poter “vedere” il mondo con occhi sani anche solo per pochi giorni, “compensa e riequilibria” le forze del vedere di una data anima, le quali potranno esprimersi in modo sano e perfetto in un incarnazione successiva, in un'altra vita.
In altri termini, aver vissuto una vita senza una buona vista o addirittura da ciechi (che ovviamente significa essere stati portatori di un destino che ci ha reso ciechi) può essere compensato realizzando una vita di soli pochi giorni, per trasferire le proprie forze in un'altra incarnazione successiva.
R. Steiner- Stoccolma 8 giugno 1913
IMMAGINE: Angel Cloud - Iris Sulivan
AFORISMI DI DICEMBRE
Vivere davvero è il continuo sforzo di superarsi, la tensione perpetua verso un obiettivo, di volta in volta spostato in avanti. E' arte, poesia, fiaba. Si tratta di una aspirazione a raggiungere e unirsi all’infinito e a superare i limiti umani, vivendo ogni esperienza, bella o brutta, con intensità.
Ogni religione è SOLO il foglietto illustrativo (bugiardino) di una grande medicina chiamata SPIRITO.
Nell’evoluzione ci sono sempre “ritardatari”. E per essi l'unica via è“ripetere” la lezione, sino a quando non l’hanno compresa.
La vita sembra fatta di tanti momenti separati, ma in realtà essi sono frammenti di una unica eternità infinita onnipresente.
E' fortuna essere nati in tempi di materialismo: la luce che è in noi non può essere vista se brilla al sole, ma solo nelle tenebre.
PROSSIME INIZIATIVE:
IO, CHE TI PARLO. Dialoghi con il proprio Spirito. Commento esoterico al Vangelo di Giovanni a cura di Tiziano Bellucci Disponibile in tutti gli store on line https://store.youcanprint.it/io-che-ti-parlo/b/67d4c7a5-d42c-5970-bbf8-a295b3837194
LA LUCE VERA, CHE ILLUMINA OGNI UOMO. Natale 2024
3 incontri di lunedì alla luce della Scienza Spirituale su Zoom dalle 21 alle 22 a cura di Tiziano Bellucci
45 minuti di esposizione del relatore + 15 minuti domande
9-12-24 Infanzia della Luce nei vangeli apocrifi
16-12-24 l’incontro con la Luce/Logos nell’eterico
23-12-24 Le tredici Luci di Natale
Costo: x 3 incontri: 27 euro
Partecipando al percorso riceverai il link dove potrai scaricare gratis un "Diario delle sogni" in PDF con le schede delle 13 notti sante con mantram, qualità e uno spazio dove poter annotare i propri sogni.
Gli incontri saranno video registrati: sarà possibile visionarli qualche ora dopo la diretta tramite invio via mail del link video
Proposta a cura di Tiziano Bellucci, ricercatore antroposofo
PER ISCRIVERSI:
MEDITARE le 4 settimane d'avvento, con i 4 angeli e le 4 candele.
MEDITARE le 13 Notti Sante e la visione profetica del nuovo anno.
Ri-proponiamo per il 2024 il percorso di meditazione operativa tenuta nel 2023 da Tiziano Bellucci, che si è rivelato particolarmente fecondo e intenso, riguardo i 4 angeli dell’avvento (4 candele) e la meditazione serale durante le 13 notti sante. Da praticare a casa propria, in orari che liberamente sceglierai.
(L'invito è indicato per chi non ha partecipato l'anno scorso)
L’iscrizione ad uno o entrambi i percorsi consente il download gratuito del “diario dei sogni” per annotare i propri sogni (verrà inviato link per scaricare il PDF)
per info e dettagli: https://unicornoscorsi.com/avvento-giorni-e-notti-sante-2024/
demo Diario degli angeli: https://www.unicornos.com/post/diario-dei-sogni-e-meditazioni-13-notti-sante-
Il Codice Esoterico del Vangelo di Giovanni: 3° ciclo
“I misteri della morte e della resurrezione””
STUDIO, commento e meditazione “frase per frase”
dal 18° al 21° capitolo del Vangelo di Giovanni
Una domenica mattina al mese da Gennaio ad Aprile 2025, dalle 9.30 alle 11 (pausa di 30 minuti) poi dalle 11.30 alle 13 (tre ore di studio) in quattro incontri ON LINE su Zoom: secondo l’interpretazione antroposofica di Tiziano Bellucci:
domenica 19 gennaio, 16 febbraio, 16 marzo, 6 aprile
Costo: 20 euro x 4 incontri: 70 euro
Ci di dedicherà alla lettura, interpretazione e meditazioni dei singoli versetti del Vangelo di Giovanni, alla luce dell’antroposofia.
(trattandosi di un percorso continuativo, non è possibile richiedere un singolo incontro)
Nel precedente ciclo 2023-24 si è svolto il lavoro sino al 17° capitolo compreso: quest’anno si riprenderà dall’18° capitolo sino alla conclusione del 21° capitolo.
(Per chi fosse interessato e non ha partecipato allo studio dal 1° al 17° capitolo è possibile richiedere i 29 video totali di incontri registrati già tenuti (14 video 1° serie + 15 video 2° serie) al costo di 190 euro + 70 euro 3° serie anno 2025
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