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Pensieri viventi: ottobre 2024. Antroposofia

Atmosfera di Michele Arcangelo

Natura, il tuo essere materno

io lo porto nella mia entità volitiva;

e la potenza di fuoco della mia volontà

tempra gli impulsi del mio spirito

affinché essi diano vita al sentimento di sé

per portare me in me stesso.


S. Michele solleva il male portandolo alla luce: il marciume viene in superficie.

Non abbiate paura della luce.


SEI TU UN DISCEPOLO DI MICHELE?

La SCUOLA sovrasensibile di Michele Arcangelo

R. Steiner nel ciclo "nessi karmici 3" settima conferenza dice che al principio del secolo XV° Michele radunò nella sfera solare le sue schiere e umani disincarnati.

Sorse una scuola sovrasensibile, diretta da Michele: la saggezza, la missione e i misteri solari di Michele vennero mostrati in poderose immaginazioni spirituali entro quella scuola.

 Le anime predestinate nel loro karma ad appartenere al movimento antroposofico, parteciparono a quella scuola. Erano anima platoniche ed aristoteliche. Molte non avevano partecipato al mistero del Golghota: erano anime “pagane”.

 Essi vennero preparati ad un futuro in cui gli insegnamenti di Michele sarebbero dovuti venire diffusi secondo una metodologia che prevede l’intelligenza individuale.

In quella venne annunciato che dal 1879 Michele avrebbe assunto la reggenza sulla Terra. Egli annunciò che in quei tempi l’umanità sarà dotata di un intelligenza svuotata di spiritualità, esposta alle forze arimaniche.

Michele discese sulla terra, dal 1879 per ritornare ad essere il sovrano dell’intelligenza umana: in grado non più di ispirare al modo antico, ma di suscitare nell’uomo il sorgere spontaneo del “seme Cristo” della Forza d’amore che è stata posta nel cuore umano tramite il Goghota.

Questa “discesa” di Michele comporta una continua lotta con Arimane, il quale vuole impedire questo e vi si contrappone creando il massimo materialismo.

Dietro i fatti del mondo si esprime dietro le quinte del divenire storico una vera lotta tra satana e Michele.

Gli “allievi” di quella scuola sovrasensibile assistettero alla ripetizione di insegnamenti occulti di epoche passate e alla visione profetica di ciò che sarebbe avvenuto nella nuova epoca di Michele. Questo doveva servire a quei discepoli, una volta reincarnati, a sentirsi parte della corrente micheliana: a sentire sorgere lo stimolo ad aiutare Michele nel riappropriarsi dell’intelligenza cosmica individualizzata.

Coloro che sentono “attrazione” per l’essere di Michele furono probabilmente “discepoli” che parteciparono a quella scuola sovrasensibile nel XV° secolo. Individui che sentono di dover lottare contro il materialismo imperante.

Tiziano Bellucci



 

INVITO A CELEBRARE CON IL CANTO MANTRICO: cantare raddoppia il potere della preghiera

L’invocazione di Steiner all’Arcangelo Michele

"Michael!

Prestami la tua spada

affinché io sia armato

per vincere in me il Drago.

Michael!

Riempimi di tua forza

per sgnominar gli Spiriti

che voglion paralizzarmi.

Agisci entro di me

perché splenda la luce del mio Io

così ch’io possa compiere gesta

degne di te, Michael!"

(musica di Tiziano Bellucci)

 

"SCORDARSI" o dimenticarsi DI SE': "ACCORDARSI" e ricordarsi DI SE'

Quando l’anima discende verso una nuova incarnazione fisica, avvengono due processi. Da un lato essa accoglie –traendole da ogni pianeta- i germi per la configurazione sana di ognuno dei suoi futuri organi fisici. Al contempo – in ogni sfera planetaria-, assume un impegno: di elevare e operare per lo sviluppo morale del suo essere, accordandosi di sottoporsi a determinate prove con altre anime che poi andrà ad incontrare una volta sulla terra.

Ad ogni “gradino” di discesa, penetrando in una data sfera o mondo planetario si assumono dunque le forze di strutturazione per l’organismo futuro, insieme ad una annotazione, “una scrittura” che viene effettuata sul libro dell’anima, o “destino”.

Cosa accade se l’anima svia dal suo cammino, o si “dimentica” o si “scorda” degli impegni di destino presi? In italiano “scordare” ha due significati: dimenticare e “stonare l’intonazione”. L’anima di “scorda” gli impegni presi, perdendo l’intonazione con le sue guide planetarie nel cosmo: così da entrare in una “disarmonia”. E questa si riversa sulla costituzione dell’organo, portandola entro una determinata malattia. Di fatto, ogni patologia che si presenta è al contempo una “dimenticanza” che è causa di stonatura fra il corpo e il suo Archetipo nel cosmo.

Un problema musicale di memoria spirituale e di “dissonanza”.

Tiziano Bellucci

 

Meditazione: L'INFINITO

Si immagini una lemniscata, come nell'immagine.

Dal punto dove si intersecano i due cerchi si percorra tutto il perimetro del cerchio di destra scendendo verso il basso e risalendo verso l'alto. Ci si ritroverà al principio dove si è partiti.

Ora si percorra però il cerchio di sinistra, dal basso verso l'alto.

Si pensi: "al mattino mi sveglio e trascorro la giornata percorrendo il cerchio di destra. Quando giungo alla conclusione del cerchio e ritorno al punto di partenza mi addormento.

Entro in un altro mondo, la notte, nella quale cammino sul cerchio a sinistra e al mattino giungo a capo. Mi sveglio. E riprendono i "giri".

La stessa cosa è la vita sulla terra e la vita dopo la morte: un giro di cerchio a destra è la vita terrena, un giro sul cerchio a sinistra, l'aldilà.

 Poi tutto si ripete, di continuo: veglia/sonno, vita/morte, aldiqua/aldilà.

Ecco l'infinito.


 

L'ORIGINE DELLA VIA LATTEA

Secondo la mitologia greca, mentre il bambino Ercole succhiava, egli involontariamente diede un morso al seno e la Dea ERA si svegliò spaventata.

Quel repentino movimento fece cadere, dal seno della dea, una piccola parte del suo latte che diede origine alla «Via Lattea»

Tiziano Bellucci


LA VOLONTA E L’AZIONE DEGLI ARCANGELI SUI POPOLI


Le leggi, le norme sociali, politiche ed etiche che un popolo si dà, diverse da altri popoli, sono emanazioni,e spressioni della volontà influssa agli uomini dall’Arcangelo di popolo.

L’arcangelo di popolo sperimenta la sua gioventù e vecchiaia attraverso l’ascesa e la decadenza dell’evoluzione di un popolo in cui è immerso; egli può decidere di lasciare quel popolo per trasferirsi nel mondo spirituale al pari di come l’uomo dopo la morte passa la soglia, solamente in tutt’altro modo,ossia solo come cambio di stato,non di coscienza.

L’Arcangelo cerca un veicolo di evoluzione individuale tramite le anime degli uomini; quando a causa dell’usurpazione da parte dell’uomo delle forze e dei patrimoni insiti nel suolo egli non trova in quell’ambiente motivi adatti al suo sviluppo egli si diparte.

Tiziano Bellucci

 

La missione dell'ira, della rabbia, della collera: ISTRUZIONI


La collera esprime la nostra posizione davanti al mondo: essa percepisce un senso di ingiustizia nei confronti di qualcosa che viene da fuori perpetrato nei nostri confronti.

La collera è "ricerca di giustizia" (ira divina).

Quando non degenera in furore distruttivo, l’ira suscita una sorta di impotenza dell’anima. Se l’uomo riesce a frenarla, essa lo stimola a richiamare in sé forze superiori di altruismo, forze oggettive che ricercano una giustizia oggettiva.

A tutta prima la collera, “avvelena” l’ego e lo paralizza. Smorza l’ego. Se viene superata, si da modo all’io vero (non l'ego) di crescere, di affacciarsi rispetto all’ego.

La collera diviene quindi un educatrice dell’anima attraverso la quale vengono richiamate forze direttamente dall’io.

Superando, combattendo la collera l’uomo può diventare migliore.

Questo non legittima uno "scatenamento" continuo della collera: ci può essere uno scatto d'ira, ma esso devo poi essere superato: credere di sentirsi autorizzati ad urlare o "pestare" non è nel senso di questo scritto.

Quando si prova sofferenza animica, è come se si “urlasse” aiuto ai principi superiori, che sono datori di vita, di immortalità. Il dolore richiama “presenza di spirito” e questo sforzo dota i corpi inferiori di una forza che può originarsi solo se appunto essi producono energia, “faticano” sotto sforzo.

La "guarigione" (la calma) sta nel fare in modo che l’astrale e l’io possano incarnarsi maggiormente, possano inserirsi dentro ai corpi in modo più armonico e saldo. Sperimentando ira, si attrae l’io.

Tiziano Bellucci


 

“Una virtù terapeutica tutta particolare è quella della LIRA. Le sonorità di questo strumento si rivolgono all'interiorità più che all'esterno e sono, tra tutte, le più vicine alla respirazione del liquido cefalo-rachidiano.

 In questo senso, noi tutti portiamo una lira in noi.

 Non è un caso che le coppie successive dei nervi rachidiani, che si espandono nell'organismo ai due lati della colonna vertebrale, evochino l'immagine di una doppia lira.

Quando questi nervi sono sfiorati dal liquido cefalo-rachidiano che sale e scende, questo li fa "vibrare" come le corde di una lira sfiorati dalle dita"

- Rudolf Steiner, "Arte e conoscenza artistica", O. O. 271


 

VINCERE LA PAURA E LA SFIDUCIA


"Non pensate mai di essere soli o deboli,

perché ci sono dietro di voi potenti eserciti,

che non potete concepire nemmeno nei sogni.

Se vi elevate nello spirito,

nessun male potrà toccarvi.

Il solo nemico che dovete temere

siete voi stessi.

La paura e la sfiducia nel futuro

sono le madri funeste di tutti i fallimenti,

e attraggono le cattive influenze

e con esse il disastro."

(Paracelso)

 

SEI ESERCIZI ANTROPOSOFICI PER ELIMINARE SEI DEBOLEZZE

1-esercitare il pensare elimina il dubbio e l'insicurezza, instaurando fermezza.

2-esercitare la volontà elimina l'indolenza e la noia favorendo la determinazione.

3-esercitare il sentire elimina l'angoscia e il giudizio, instaurando la calma.

4-esercitare la positività elimina la tristezza e la malinconia, creando entusiasmo.

5-esercitare la spregiudicatezza elimina la paura e le fobie, suscitando fiducia.

6-esercitare l'equilibrio creativo elimina l'indifferenza, favorendo l'amore.


(ricostruzione e rivisitazione di un manifesto secondo la scienza dello spirito )


 

LIBERARE IL PENSIERO


"Io sono un pensiero

che viene pensato dalle Gerarchie del cosmo.

L'eterno in me consiste in questo,

che il pensiero delle Gerarchie è eterno.

E quando sono stato pensato da un coro angelico,

vengo trasmesso da un coro all'altro,

perchè questo mi pensi nella mia vera natura eterna.

Così mi sento entro il mondo dei pensieri del cosmo!"

(Da Pensiero umano e Pensiero Cosmico di R.Steiner)


Non e` la civilta` a condizionare l`uomo; il condizionamento non e` fuori di lui, ma dentro di lui, nel suo pensiero, nel suo modo di pensare come arido flusso mentale.

Ritrovare la natura del pensiero è disincantarlo dalla sua veste dialettico/cerebrale, per incontrarlo come energia vitale, forza della vita.

Tiziano Bellucci

 


MITO DELLA CAVERNA: L'ILLUSIONE DEL VERO (da la Repubblica di Platone).


"Immagina alcuni uomini,i quali vivono,rinchiusi sin dall'infanzia,in una caverna sotterranea,i quali sono obbligati,da pesanti catene,a rivolgere lo sguardo verso una lunga parete,di fronte a loro.

Dall'apertura della caverna,dietro le loro spalle,la quale non possono assolutamente vedere,filtra un raggio di luce la quale si proietta,riflettendosi su quella parete che essi ogni giorno vedono.

Ecco che fuori della caverna,innanzi all'apertura,passano,avanti e indietro uomini che portano oggetti di ogni sorta;alcuni parlano,altri stanno zitti.

I prigioneri,nella caverna,possono vedere le sagome riflesse,tutte dissimili,proietatte dalla luce sulla loro parete;essi considerano reali quelle immagini che vedono.

La realtà,per essi,consiste soltanto nelle ombre degli oggetti che passano davanti all' apertura della grotta; essi si possono considerare simili a noi,ossia posti in un luogo ove il vedere dalla loro prospettiva li rende ignoranti,ripetto la verità dei fatti.

Ipotizziamo ora che uno di essi,si liberasse dalle catene e alzatosi,volgesse il collo; camminando e vedendo la luce,soffrirebbe molto facendo tutto ciò,rimarrebbe abba-gliato e sarebbe dapprima incapace di vedere ciò di cui prima vedeva solo le ombre.

Vedendo le cose,da quella nuova prospettiva,egli rimarrebbe molto imbarazzato e stupito nell'accorgersi che prima vedeva solo apparenze vane e che ora invece,può intendere la vera realtà perchè il suo sguardo è più vicino alle cose reali.

Nel vedere la luce del sole,uscendo,rimarrebbe accecato da tale luminosità,tanto da abbisognare di doversi pian piano Abituare;contemplando la nuova realtà capirebbe che sino ad allora egli viveva nell'errore,insieme ai suoi compagni,che anzi era lo stesso Sole la causa di ciò che sino ad poco prima,nella caverna,essi vedevano.

Ricordandosi della sua vecchia dimora e della sapienza errata di laggiù, ritenendosi fortunato del mutamento della sua sorte,proverebbe per coloro sicuramente pietà.

Quando viveva nella caverna,fra i suoi compagni vigeva una conoscenza,una tradizione che si fondava su considerazioni e interpretazioni ricavate da quella prospettiva e condizione sbagliata; essi si attribuivano onori,elogi e premi a vicenda per chi vedesse meglio il passaggio delle ombre,e chi si ricordasse o indovinasse quali passano per prime e quali per ultime,generando una sorta di arte divinatoria,quali noi attribuiamo all'astrologia o alla profezia o all'oracolo.

Egli di certo non proverebbe ora,certo invidia per la loro condizione e per la loro antica arte? No di certo.

Ma se egli scendesse di nuovo al suo posto,non sentirebbe male agli occhi per l'oscurità,venendo dalla luce?

E non verrebbe egli deriso,dapprima,vedendolo confuso per non aver ancora riacquistato l'abitudine del buio,e si direbbe di lui che l'ascesa gli ha rovinato la vista e

che non vale neppure la pena di affrontare la scalata?

E non verrebbe ucciso colui che tentasse di liberare gli altri,ottusi dalle loro convinzioni,per farli salire?"

Da la "REPUBBLICA" DI Platone.


 

UN UOMO, UNA DONNA


« L’uomo è il cervello. La donna è il cuore.

Il cervello genera la luce, il cuore l’amore.

La luce feconda, l’amore risuscita.

L’uomo è forte per la ragione.

La donna è invincibile per le lacrime.

La ragione convince, le lacrime commuovono.

L’uomo è capace di tutti gli eroismi, la donna di tutti i martiri.

L’eroismo nobilita, il martirio sublima.

L’uomo è un codice. La donna è un vangelo.

Il codice corregge, il vangelo perfeziona.

L’uomo pensa. La donna sogna.

Pensare è avere nel cranio una larva; sognare è avere sulla fronte un’aureola.

L’uomo è un oceano. La donna è un lago.

L’oceano ha la perla che adorna; il lago la poesia che abbaglia.

L’uomo è l’aquila che vola. La donna è l’usignolo che canta.

Volare è dominare lo spazio; cantare è conquistare l’anima.

L’uomo è un tempio, la donna è il sacrario.

Davanti al tempio ci scopriamo il capo, davanti al sacrario c’inginocchiamo

Infine, l’uomo è posto dove termina la terra; la donna dove comincia il cielo».

Víctor Hugo


 

IL FUTURO INFERNO: l'ottava sfera


Ogni volta che facciamo un pensiero falso, sbagliato, materialista ogni volta che l’uomo non agisce per iniziativa propria, anche ogni volta che rinunciamo ad un pensiero libero e forte: in questi casi la propria sostanza volitiva viene “rapita” nell’8° sfera.

Si tratta di uno "stato" in cui le potenze dell'ostacolo adunano forze umane: che serviranno per edificare il futuro pianeta su cui verrà trasferita l'umanità "decaduta" del futuro.

E’ noto come per Steiner l’”ottava sfera” altro non sia che il “nuovo” regno evolutivo che Lucifero ad Ahrimane tentano di edificare strappando “pezzi” dal regno umano allo scopo di deviare del tutto la normale evoluzione delle “sette sfere” o

“stati planetari” o “incarnazioni” succedentisi nel tempo.

L'abuso di onde e frequenze elettromagnetiche va a costruire una specie di ponte per il continuo passaggio delle forze elementari arimanico-luciferiche fra un “mondo” e l’altro.

A cura di Tiziano Bellucci


 

L'UOMO MACCHINA

“Non durerà a lungo, quando sarà trascorso l’anno 2000, allora verrà dall’America, non in forma diretta, una specie di proibizione per tutto il pensare, una legge che avrà lo scopo di sopprimere tutto il pensare individuale.

Dall’altra parte un inizio è dato da ciò che oggi fa la medicina puramente materialistica, dove nemmeno l’anima ha il diritto di agire, ove sulla base dell’esperimento esteriore, l’uomo verrà trattato come una macchina”.

(R. Steiner conferenza del 04.04.1916, O.O. 167).


 

OLTRE LA SOGLIA


Questo aneddoto proviene da Herbert Han, insegnante di religione, diretto allievo di Rudolf Steiner.

Herbert Han, parla di Karl Schubert, il fondatore della pedagogia curativa nella scuola Waldorf di Stoccarda, suo amico stretto, che aveva appena varcato la soglia del mondo visibile.


Entrambi si sostenevamo a vicenda, come quei due monaci di una storia conosciuta, nella quale si erano promessi a vicenda che se uno fosse morto, avrebbe raccontato all’altro come appare la vita nell’al di là. Allorché Karl Schubert era deceduto, Herbert Han, un po’ più tardi, correva sulle scale della scuola Waldorf di Stoccarda, con un volto splendente, diretto verso la sala delle riunioni degli insegnanti:


Questa notte ho sognato Karl Schubert e gli ho chiesto, dimmi dunque, com’è la vita nell’aldi là?” Allorché Karl Schubert rispose: “È molto piena di buon umore Herbert, molto più piena di buon umore!”


 

Imparare a vedere le vite passate


Va sempre piú formandosi una umanità che, grazie al suo organismo, sarà in grado di guardare indietro alle precedenti incarnazioni. L’umanità deve porsi in tali condizioni.

Non è certo possibile ricordarsi di una cosa alla quale non si è mai pensato. Se la sera ci togliamo i polsini e non vi abbiamo pensato, al mattino non ricorderemo dove li abbiamo messi. Se invece abbiamo fatto attenzione a dove sono stati messi, il posto si imprimerà nella mente e la mattina seguente vi andremo difilato e li ritroveremo.

Se nell’incarnazione precedente non ci si è dati la pena di afferrare con il pensiero in nostro essere animico, non potremo neppure riandarvi con la memoria: gli uomini saranno allora organizzati per ricordare, ma da principio sentiranno questa loro organizzazione come una malattia, una nervosità terribile.

Poiché saranno organizzati in modo da poter ricordare il passato, ma nulla avranno da ricordare. E quando l’uomo ha impressioni che non può portare a coscienza, organi che non può adoperare, si ammala.

Si va quindi incontro al fatto che l’umanità sarà organizzata a ricordare, ma ricorderanno solo quelli che avranno di che ricordarsi: quelli che, per mezzo della disciplina occulta, avranno

riconosciuto l’essere umano-animico nella sua peculiarità di membro del Mondo spirituale. In ogni

vita successiva a quella in cui s’è riconosciuta l’anima quale essere spirituale, verrà il ricordo delle precedenti vite terrene.

Rudolf Steiner Conferenza tenuta a Stoccarda il 18 maggio 1913 – O.O. N° 152.

 

UN CONSIGLIO, AUSILIO: per LA CONCENTRAZIONE

La concentrazione, il pensare decaduto e il centro epigastrico


Non riusciamo a stare concentrati su un oggetto, su un pensiero, per più di 10 secondi.

L’anima si disperde così di continuo, vagando da un tema all’altro. Ubriacandosi di idee.

Concentrarsi è molto difficile. Perché è un procedimento contrario, opposto alla natura dell’anima. Non si raggiunge la concentrazione “sgombrando” la coscienza o “vuotandola”. Queste sono astrazioni. Non vi è cosa più difficile che “non pensare a nulla”.

Bisogna seguire una via: portare l’attenzione verso una singola idea, una sola forma. Da "politeisti" occorre diventare "monoteisti": non credere più a tanti idee (pensieri vaganti o Dèi decaduti) ma ad un solo Dio (il proprio io).

CONCENTRAZIONE

Prima di tutto occorre essere seduti, con la schiena eretta e dedicare non più di 15 minuti.

Ci si può concentrare su forme geometriche.

Ad esempio ad occhi chiusi, visualizzare un triangolo equilatero. Prima bianco sul fondo nero. Poi anche usando colori. Il triangolo equilatero deve mutare in isoscele, poi in scaleno, poi in rettangolo, poi in ottusangolo. Giunti qui, si ricapitola al contrario: ottusangolo, rettandolo, scaleno, isoscele e infine equilatero. Si deve continuare questa rivisitazione di fasi, sino a che non si consegue una retta sensazione di concentrazione: di fermezza e sicurezza.

Ma questo metodo può non essere quello “della giornata” o non “essere il nostro”.

Si provi allora a visualizzare dei numeri. Uno affianco all’altro: 1 poi 2 poi 3, sino a 10. Si osservi la sequenza dei numeri e la si ripercorra.

Si immagini una mano che scriva il proprio nome.

Oppure si pronunci i numeri dall’uno al dieci, prima in un senso poi al contrario, visualizzando le forme.

Un altro metodo è cantare mentalmente la scala: DO re mi fa sol la si DO e poi ripercorrerla al contrario: DO si la sol fa mi re DO.

Come fare a capire che si è raggiunta la concentrazione?

Ma la constatazione maggiore è una modificazione del presentarsi dell’atto del pensare in sé: prima quando si pensava ad una cosa o ad una persona, si avvertiva una contemporanea connessione con la nostra parte epigastrica.

Si tratta di qualcosa di tenue, solitamente, ma avviene. Si provi ad osservarlo, quando NON si è concentrati: pensare ad un dato viso, produce in noi un effetto che scivola dalla mente verso la gola e la bocca dello stomaco. L’evocazione di un pensiero va a stimolare la parte del centro epigastrico. Sede di un centro (chakra) importante.

Quando si è in stato di concentrazione questa connessione si scioglie. Si può osservare il pensiero, il viso, l’oggetto, senza sperimentare nessuna sensazione nella zona sopracitata.

Di fatto, il pensare ordinario produce una IDENTIFICAZIONE con l’oggetto pensato e la struttura dell’anima, sulla base di una legge di profitto e convenienza. Di simpatia e antipatia. Si può azzardare di dire: mentre il pensare “guarda” come occhio, qualcosa si inserisce, che lo trasforma in qualcosa di più simile ad una “bocca” che ad un occhio. Una bocca che parla, giudica, gusta, e apprezza. Vediamo come.

Durante la concentrazione attiva, il potere di IDENTIFICAZIONE si scioglie. Non siamo più "diventati" quel pensiero. Le potenze dell'ostacolo non agiscono più. Non avviene nessuna "commistione" utilitaristica fra noi e l'ente osservato. La mente non si collega più con il centro nello stomaco, e quindi non avviene nessuna comparazione di utilità o danno nei confronti della cosa. Si osserva la cosa senza partecipazione, senza profitto, vantaggi o interessi.

Avviene un osservazione oggettiva.

Che è il reale stato del pensare: essere uno strumento di osservazione priva di giudizio e valutazione. Un organo di percezione del reale essere in osservazione.

Tiziano Bellucci


 


A SCUOLA DI NON-EGOISMO



L’umanità non sa amare. E’ stata educata dalla forza dell’eros, del sangue degli avi, del pathos magnetico proveniente dal destino: forze che attraggono gli umani gli uni agli altri.

Non è vero amore il sesso, l’eros, i figli, l’amato e l'amata: è ancora commistione di impulsi di convenienza, di istinti di passione.

Il vero amore è non-egoismo.

E tale nuovo/amore può nascere solo da una scuola che non preveda niente dell’amore sinora conosciuto e praticato: perché sempre si è trattato di amore egoistico, con tornaconto.

L’amore del futuro è inoculato nella sostanza terrestre, nell’aria che respiriamo.

Si tratta della forza che duemila anni fa è penetrata nell’aura della terra, tramite l’azione di un Essere spirituale che versando gocce di sangue altruistico ha “diluito” l’egoismo terrestre.

Non venne diffusa una dottrina religiosa o filosofica: si è compiuto un reale fatto esoterico, occulto.

Tutta la sostanza e l’anima della terra – uomo compreso – vennero mutati in “potenziale” sostanza e anima d’amore. I germi dell’altruismo furono seminati.

L’amore sulla terra si diffonderà grazie al fatto che sempre più uomini approfondiranno con il sentimento ciò che è contenuto nel “mistero del Golgota”

Il crescere dell'amore altruistico è direttamente proporzionale alla diffusione della conoscenza del suo segreto. Che è contenuto nel mistero del sangue.

La conoscenza di quel “sangue” versato, svilupperà la civiltà del non-egoismo.

 

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Metodo pratico per l'apprendimento del pianoforte e della chitarra

RIVOLTO A TUTTI

30 lezioni con video tutorial e un manuale PDF, stampabile, contenente gli spartiti musicali delle lezioni.


Caro Allievo, amico.

Ho scritto questo manuale per farti entrare nel mondo incantato di Musicha. Per insegnarti a suonare. Ti chiederai: “Perché Musicha e non musica?” Leggendo e praticando questo metodo, scoprirai che dietro a questa “H” in più vi è un mistero.

Si tratta di un “viaggio misterioso e divertente” alla ricerca della musica: una leggenda, un romanzo ci condurrà ad incontrare vari personaggi, accompagnati da 14 temi, 14 musiche (oltre ad tanti altri esercizi e brani pedagogici). Sino ad incontrare la “Musicha” reale e imparando a suonare!

Ti auguro di incontrare questo mistero: che possano accendersi le luci che conducono alla magia della musica.

Tiziano Bellucci

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Entrambi i corsi sono costituiti -al momento- ciascuno da 30 lezioni con video tutorial e un manuale PDF, stampabile, contenente gli spartiti musicali delle lezioni. Man mano verranno aggiunti altri tutorial: si consiglia di visitare la pagina successivamente, per trovare altro materiale. L'iscrizione è permanente, non ha scadenza.

Per accedere, iscriversi ad un corso non è richiesto un costo fisso, ma un libero contributo. La Direzione invierà una password da inserire al link per accedere al corso e solo dopo averlo visionato si potrà procedere al versamento del contributo.

 

CONTRO LA PAURA E L'ANSIA


"Qualsiasi cosa accada, qualunque cosa, a me sconosciuta,

mi possa accadere la prossima ora o domani, certamente non la potrò modificare con la paura e l'ansia.

L'affronto dunque con perfetta pace interiore, con il mare del sentire perfettamente calmo.

Paura ed angoscia paralizzano la nostra evoluzione; respingiamo allora le ondate di paura e di ansia per quanto nella nostra anima ci viene incontro dal futuro.

La devozione nei confronti di ciò che viene chiamato la Sapienza divina presente negli eventi, la certezza che qualsiasi cosa accadrà perché doveva accadere, e che - qualsiasi ne sia la direzione - avrà comunque i suoi effetti positivi; traducendo questo atteggiamento animico in parole, sentimenti, idee, realizziamo lo stato d'animo della preghiera devota.

Tra le cose che dovremmo imparare nel nostro tempo vi è questa: il vivere nell’assoluta fiducia, senza nessun esteriore appiglio al nostro esistere, confidando nell’aiuto sempre presente del Mondo Spirituale.

In verità non può oggi essere diversamente, pena il venir meno del coraggio. Educhiamo rettamente la nostra volontà

e cerchiamo di destarci interiormente e consapevolmente

ogni mattina ed ogni sera.

(R.S. 17.02.1910)

Rudolf Steiner


 

 

Voci di Tiziano Bellucci e Antonella Bartoli estratto dal testo L'ARTE DELLA LIBERTA' https://store.youcanprint.it/larte-della-liberta/b/2bf802bf-71a6-56cf-ae09-9cd79325060b



 

LETTERA D'AMORE

Mia cara, io credo che l’amore vero non esige nulla, non chiede nulla, non desidera nulla, non pensa a nulla, vuole solo una cosa: la felicità dell’essere che ama.

Chi perde colei che ama dice solo:

«Sono felice che tu abbia trovato la felicità.

Se l’hai trovata con un altro, con un'altro padre, con un altra famiglia, sono felice che tu l’abbia trovata».

L'importante che tu sia felice. Io voglio tu sia felice.

Se tu sei felice come sei, anche senza di me, io saprò essere felice.

Se un giorno vorrai condividere con me questa tua felicità, sarà un dono.

Non sei obbligata a condividere la tua felicità: ma sei obbligata ad essere felice.

Tuo padre


 

SCANSIONE MEDITATIVA NELLE 12 PARTI DEL CORPO


(Dal basso verso l’alto) settimanale

Si tratta, quotidianamente ad una medesima ora sempre uguale, di MEDITARE trasferendo la

propria coscienza nelle 12 parti del corpo (partendo dai piedi e salendo verso testa).

Si comincia dai piedi: inspirare il colore del pianeta (a seconda del giorno) traendolo da cosmo ed

espirarlo emettendo la vocale corrispondente tramite un suono lungo e prolungato.

Per 12 volte.

Ad es. Marte: colore rosso, vocale E

VOCALI E PIANETI

Lunedì --- EI --- viola

Martedì --- E --- rosso

Mercoledì --- I --- arancio

Giovedì ---O --- giallo

Venerdì ---A --- verde

Sabato --- U --- azzurro

Domenica --- AU --- blu

Tiziano Bellucci


 

IL POTERE DEL NOME

Una leggenda dice che Dio chiamò Adamo e gli chiese di dare un nome alle piante, agli animali e poi gli chiese di dare un nome alle Entità divine e Adamo nominò Angeli, Arcangeli e così via.

Poi infine Dio domandò: "Adamo qual'è il mio Nome?”

Viene qui rappresentato, appunto quello che è il fine della evoluzione umana: la possibilità che le forze spirituali vedano se stesse e sentano se stesse in un modo diverso e acquistino una figurazione -per così dire- che prima non avevano.

G. Colazza



SUL DENARO E L’ECONOMIA

Secondo Steiner, l’economia non dovrebbe essere la libera ricerca del massimo profitto per l’individuo, ma l’economia dovrebbe essere liberamente al servizio del bene comune.

E come in una famiglia i genitori investono tempo, lavoro e sacrifici per promuovere il futuro dei propri figli, così la società nel suo complesso dovrebbe farsi carico di promuovere opere di pubblica utilità e di assicurare un sistema scolastico capace di portare avanti i giovani dotati di talento per il perseguimento del bene collettivo.

Per Steiner, il grande male è l’accumulo di capitale: questo scatena speculazione finanziaria sotto forma di prestiti ad alti tassi di interesse da parte delle grandi banche, le quali utilizzano i capitali per operazioni tutt’altro che umanitarie.

Steiner ipotizza quindi un utilizzo del denaro che non possa generare accumulo: denaro che abbia una scadenza e possa essere utilizzato solo per investimenti umanitari e sociali.

Tiziano Bellucci

 

LE MESTRUAZIONI E LA PERDITA DELL'IO

Solitamente si è provvisti di:

corpo fisico

corpo eterico o vitale

corpo astrale o della coscienza

corpo dell'io o della'autocoscienza responsabile

Quando avviene il periodo del ciclo mestruale, la donna deve sottoporsi ad un "mutamento della sua "costituzione occulta": essa diviene dotata di corpo fisico, eterico e astrale (anima,) priva del collegamento con il suo spirito (io)... e questo le comporta un disagio: problemi di "centratura", di determinazione, di concentrazione, di fermezza e sicurezza.

Facoltà riconducibili all'autorità del suo spirito: la forza lucida della presenza e della consapevolezza di sè.

A causa di ciò, presso alcune culture addirittura se una donna commetteva un delitto o un atto illegale non era sottoposta a giudizio, non veniva punita.

Anche per questo motivo nell'antichità la donna non poteva entrare nel "santo dei santi in chiesa" e non poteva esercitare i culti.

L'astro lunare determina il ciclo mestruale nella donna: la riporta ad una fase evolutiva in cui la Luna aveva una funzione determinante nella procreazione.

Di fatto la donna durante il ciclo è "priva di un elemento costitutivo". Non può contare sul principio dell'io.

Questo post non vuole nè autorizzare e legittimare comportamenti irriverenti durante le mestruazioni e neppure togliere valore alla femmina durante la fase "mestruale".

L'oggettività dei fatti non può mai essere criticabile.

Tiziano Bellucci


 

Come si forma un immagine nell'anima?


Le impressioni che provengono dal mondo esterno entrano nell’uomo attraverso i sensi e percorrono i nervi (che sono i veicoli fisici del corpo astrale) per arrivare al cervello. Quest’ultimo è compenetrato dal sangue il quale è il veicolo dell’io.

Ecco così che l’io arriva a “partecipare” alle impressioni. Gli impulsi nervosi si “inscrivono” nel sangue, che significa: si vanno a conformare delle linee di forza, delle forme create dall’io stesso, il quale ha la facoltà di “decodificare “ gli impulsi sostanziandoli in immagini interiori.

Esse si formano perché l’io usa il substrato liquido del sangue per “tradurre” le impressioni sensorie in “vibrazioni”, le quali vanno a strutturare (come Chladni, cimatica) la controparte eterica del sangue in immagini di pensiero. Rappresentazioni vanno a disegnarsi sulla “lavagna del sangue”. Che è un supporto vivente, non fisso.

Nella coscienza umana appare così la risultanza "rispecchiata" dell'impressione esterna, mediata da sistema nervoso (astrale) e il sangue (io).

Tiziano Bellucci








 

MANGIARSI IL CERVELLO o IL PENSIERO?


L’uomo è un'entità molto complicata. Quando un uomo comincia a mangiare cibo vegetariano ci sono alcune cose che si dovrebbe prendere in considerazione.

 Ad esempio, se mangiamo carne bovina, mangiamo le forze che andranno a produrre un cervello piccolo e sporgente: esse penetrano nel nostro corpo astrale e vi lavorano in modo da produrre un indurimento.

Il corpo astrale assume queste forme con l’alimentazione, dopo la morte, come si può osservare sul piano astrale (si appare come disincarnati, in parvenza di forme “bovine o suine”).

Se gli uomini non avessero mai mangiato gli animali, sarebbero rimasti morbidi e avrebbero assunto forme grottesche.

Se qualcuno è vegetariano oggi e perde questo elemento indurente, questa fermezza interiore, se non è un uomo robusto perde facilmente la presa interiore su di sè e può anche diventare demente.

Un esoterista, che prende il suo sviluppo nelle sue mani e deve vincere le influenze che ostacolano il suo progresso dall’esterno, deve raggiungere quella fermezza, questo indurimento interiore, tramite l'acquisizione di un pensiero chiaro.

Un esoterista crea linee ferme, stabili in sé ed evita il pericolo di diventare traballante, immaginando l’antico Saturno, Sole, Luna, (conoscenze esoteriche) in modo da immergerlo in pensieri puramente impersonali

R. Steiner - Berlino, 21 Marzo 1909

 

AFORISMI DI OTTOBRE


Desiderare è illudersi di vivere domani. Volere è vivere la vita oggi.

Amore non è la passione, il perdersi nell'altro, ma sentire che con l'altro vogliamo intraprendere un cammino di collaborazione


La vita non è opera del caso, ma di un saggio progetto che si manifesta e tende verso un fine.


Con il cervello si pensa in termini di peso, numero e misura. Con il cuore si pensa in termini di Fiducia, Amore e Speranza.


Le leggi di natura non promuovono l'uomo. Il progresso morale umano è un risultato di una tremenda rivoluzione della coscienza.


L’amore non è un sentimento, e neppure un affare del cuore. E' un atto di volontà ove un individuo FA del bene ad un altro.


E che voi siete figli di Dio, lo prova il fatto che Dio mandò nei vostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida "Padre!" (S. Paolo)


Quello che in te chiami "io" dato che non lo vedi, significa che tu non esisti?


"Sapresti tu dirmi se ora noi stiamo sognando, e siano tutti pensieri fatti in un sogno, oppure siamo veramente desti? (Socrate)


Occorre «guarire» da quella malattia che fa credere che la vita non ha nessun senso.

Il fine ultimo degli istinti è la trasformazione del loro calore in compassione (R. Steiner)


Anche Dio ha il suo inferno; è il suo amore per gli uomini. Friedrich Nietzsche

Un musicista raramente dice che è un compositore, che scrive musiche. Perchè? perchè non ha bisogno di dimostrare a nessuno ciò che egli è già, ciò che possiede gia. L'artista suona semmai, se è il caso.


Cerca di amare le domande. Non cercare le risposte, poiché per ora, non saresti capace di convivere con esse. A. Rilke.

Alcuni credono di essere vivi, mentre in realtà sono già morti da molto tempo.


Impara ad affidare la mano al tuo Angelo: egli sà condurti entro la giusta Via.

“Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» Giovanni, 8,32

Il giudizio è un insufficiente valutazione verso ciò che sarebbe degno di stima. Si giudica perché non si vuole approfondire

L'immaginazione è collegata con la sessualità. Una vita percettiva e rappresentativa smodata o depravata causa patologie sessuali


Prendere modelli dalla Natura e "umanizzarli" traducendoli entro le relazioni sociali e civili è una saggia indicazione.


Si crede a tutto, perchè non vi è niente di vero in cui credere.

Ascoltare poesie o recitarle a voce in prima persona, aiuta a ricollegarsi con la forza del proprio spirito.


Un artista non lavora per curare ciò che è presente nell'uomo, ma per sviluppare ciò che ancora non esiste, ciò che è in germe.


San Paolo dalla prima lettera ai Corinti: "Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono conosciuto."


Parlano ai sensi umani

Le cose nei volumi dello spazio

Mutano nel correre del tempo.

L’anima umana conoscendo irrompe

Indelimitata dallo spazio

E inconfusa dall’essere del tempo

Entro il fluire dell’eternità.

R. Steiner,

Parole di Verità


 

LE INIZIATIVE DI OTTOBRE:










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