SAPPIAMO DI AVERE UN SEME NEL CUORE?
Matteo 13,1 (Novembre 31 D.C.;Cafarnao,sulla riva del L.Tiberiade)
«Il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. Un’altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. 8 Un’altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi [per udire] oda».
In questa parabola il “seminatore” è colui che dispone nel suo grembo di tutti i “semi spirito”: è l’Unverso Padre spirito, il Principio da cui sono nate tutte le cose. La Matrice.
Tutto lo spirito è contenuto nelle sue mani. Egli è il dispensatore, il distributore del seme dell’io. E colui che inserì la goccia, o seme delle spirito di Dio entro ogni corpo umano. Colui che lo “seminò, entro l’umanità.
Il seme è invece la forza che risiede in ogni uomo come germe potenziale, capace di poter ricollegarsi con l’Origine, con il Seminatore stesso. Vive in ogni cuore.
Questo, seme, è simbolicamente quella forza che avvertiamo nell’anima come “Voce o parola dell’io” o Principio di autoconsapevolezza, che vive in ogni uomo. A volte la si chiama “voce della coscienza”.
La “terra, è il terreno” in cui viene seminato il germe dell’io è l’umanità: è il corpo e l’anima di ogni uomo uomo. “La parola del Regno, il Regno di Dio” è quindi il potenziale Potere che come seme che viene da Lui distribuito in ogni uomo, la facoltà di essere e di sentirsi “figlio dello spirito” e di svilupparsi, agire come tale.
E’ il potere di diventare da piccolo seme, una pianta grandiosa.
Allorche’, si dice che vi sono quattro tipi di individui:
1- GLI INSENSIBILI: coloro che calpestano e rinnegano la propria voce della coscienza, stimolati dagli istinti maligni delle voci seduttrici dentro la sua anima; 2- GLI INCOSTANTI: quelli che percepiscono la forza del proprio Verbo in se, ma sono instabili, pigri: in seguito alle prime tribolazioni, smettono di prestargli attenzione e di seguirla; 3- I PASSIONALI: gli uomini succubi dei piaceri terreni, che pur di non rinunciarvi preferiscono ignorarla; 4- I CERCATORI DI SE’: coloro che sono tenaci, fedeli e perseveranti e ascoltano i propri presentimenti.
A quale categoria sentiamo di appartenere? E cosa possiamo fare per diventare una “pianta” che può crescere nel Giardino dell ‘Eden, collaborando a vivificare la vita del cosmo?
La parabola del seminatore è una parabola di Gesù raccontata nei tre vangeli sinottici (Matteo 13,1-23, Marco 4,1-20 e Luca 8,4-15) e nel Vangelo apocrifo di Tommaso (Tommaso 9).
Commento di Tiziano Bellucci
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