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MEDITARE su IDEE PURE

UN INVITO PER MEDITARE: COLLABORIAMO A CERCARE IDEE PURE?


La scienza spirituale afferma che concetti puri, “idee in sè” come giustizia, bellezza, fraternità, misericordia, verità, pace possono fare affiorare forme soprasensibili, se meditate vivendole intensamente.

Si tratta di idee prive di immagini, che abbracciano concetti universali. Sono ottimali proprio perchè sono esenti da immagini,quindi anche prive di connotati sensibili, di rappresentazioni tratte dal mondo fisico.


Steiner dice, nella sua biografia: ” Ero convinto che occorresse anzitutto riconoscere che la giusta via per penetrare nel mondo spirituale passi a tutta prima attraverso l’esperienza di idee pure. E’ possibile secondo una scienza moderna di indagine, penetrare nel mondo spirituale attraverso la spiritualità vivente nelle idee.

Se lo si fa nel modo e con l’intensità giusta può avvenire che dal mare della generale esistenza spirituale (dal mondo delle idee), si stacchino e si rendano visibili per la percezione umana, individualità spirituali senzienti e creatrici. In queste idee prive di immagine, lo spirito è reale, vivente.

Mi dicevo: ogni esperienza spirituale umana deve germogliare nella coscienza partendo da questa esperienza delle idee pure. Quando si vive nelle idee pure, si vive nello spirito.”

Un’idea come in “senso del giusto” è innegabile che esista per l’anima: il problema è identificare la sorgente da cui tale “senso” prende origine e conferisce la possibilità della sua esistenza nell’anima. Non è l’anima che crea in sé la necessità del giusto; vi è qualcosa che ve lo proietta dentro. L’anima lo accoglie: lo riflette soltanto.

Inoltre queste “idee pure” si possono sperimentare solo come “sentimento, senzazione pura: ci si collega ad esse solo con il sentire, non con il pensiero. Il pensiero serve a “cercare”, ad alimentare il sentimento, ma di per sè il “senso della giustizia” non è un pensiero. E’ un sentimento.

Quando si dice il “senso del buono, il senso del bello” non è possibile pensare a nessuna “immagine”. Si deve compiere un lavoro di “ricognizione” interiore della forma interiore invisibile di tali idee.


Dove di trovano queste idee archetipiche? Nel mondo degli archetipi o Devachan: la scienza spirituale ci dice che il mondo spirituale è fatto di esseri di pensiero, entità fatte di sostanza di pensiero. Riuscire a “collegarsi” con l’archetipo, ossia con un sentimento privo di forme -con il “senso” del giusto, del vero in sè- significa portare la nostra coscienza in una direzione interiore che prende la sua “norma” sul giusto e sul vero usoprasensibile. Verso l’essere del giusto, verso l’entità del vero, verso l’angelo del bello.

Pensare il “bello in sè” come entità vivente, come parte della schiera di esseri spirituali è già andare in una direzione giusta.

Alcune idee pure su meditare, dalle quali si possono “staccare, sostanziare” i corrispondenti esseri spirituali, possono essere:

Fiducia, fede, speranza, amore, misericordia, giustizia, verità, bellezza, sapienza, saggezza, sicurezza, fermezza, serenità, felicità, perdono, metamorfosi, amicizia, pace, fraternità, idea del popolo italiano, tedesco, giapponese, l’umanità, carità, pietà, tolleranza, altruismo, autenticità, purezza, fratellanza, onestà, senso dell’ arte e della bella musica, lealtà, coraggio, forza, senso del conoscere, senso del sacro, concordia, comprensione, compassione, concordanza, familiarità, sensibilità, solidarietà, sincerità, responsabilità, coscienziosità, gratitudine

Può essere propedeutico, concentrarsi sul sentimento oggettivo che risulta dall’osservazione e meditazione interiore dei propri 12 sensi:

Tatto – la risposta interna ad un contatto con il mondo esterno. Vita  – la sensazione interna di benessere, di essere vivi. Movimento  – essere internamente consapevole del modo in cui le parti del corpo si muovono in relazione le une alle altre

Equilibrio – questo senso ci orienta al mondo relativamente alle direzioni alto, basso, destra, sinistra. Olfatto  – il senso che ci mette in contatto con il mondo esterno attraverso gli odori trasportati dall’aria. Gusto  – una connessione ancor più profonda con il mondo esterno in cui i sapori sono saggiati direttamente. Vista – il senso che trasferisce all’interno le immagini del mondo esterno. Calore – con questo senso siamo direttamente consapevoli del calore di un altro corpo Udito – questo senso può dirci di più riguardo alla struttura interna di un oggetto di quanto può fare la vista. Quando un oggetto risuona, dal suono che udiamo ricaviamo informazioni sulla sua struttura profonda. Linguaggio/ capacità di parlare – il senso del parlare in parole o emettendo tonalità – che significa udire parole che hanno senso. Include tutto ciò che vuol dire sentire ed “essere dentro” ad una lingua: udire/percepire, parlare e leggere, ecc. Pensare  – implica l’abilità di percepire i pensieri di un’ altra persona. Ego – è il senso dell’ego o “Io” che ci rende capaci di rivolgere il nostro pensiero ad un altro essere e di scorgere il loro “Io”, la loro unica individualità, direttamente.

Vorrei invitarvi a scrivere altre idee pure, di questo tipo di seguito, sotto a questo post. Arricchiremo così insieme il materiale meditativo.

Quali sono le idee pure, archetipiche che possiamo aggiungere alla lista sopra?

Grazie Tiziano Bellucci

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