Un contributo per l'ampliamento della moderna psicanalisi e della psicologia
La psicologia, la psicanalisi e i numerosi orientamenti psicoterapeutici, sono scienze che cercano di spiegare e comprendere i fenomeni coscienti, inconsci, cognitivi e dinamici propri del meccanismo mentale e affettivo umano, ossia il modo di pensare, di sentire e di agire dell’uomo, sia dal punto di vista teorico che sperimentale ed esperienziale.
La “psiche” viene considerata come l’insieme delle dimensioni del pensare e del sentire.
Termini come conscio, inconscio, subconscio, sono attributi di un elemento definito “mente”, il quale avrebbe origine e sede fisica nel cervello, nel sistema nervoso.
In questo modo si è completamente ignorato e travisato l’elemento sottile, spirituale, ossia “Pneumatico” da cui si è originata ed è stata attinta l’antica concezione “psichica” o animica dell’uomo citata al principio.
La psicologia, nel significato che le attribuivano gli antichi, ha preso un altro indirizzo: non ci si occupa più dello studio di ciò che va oltre la dimensione materiale e vitale dell’essere umano, della conoscenza degli aspetti ultraterreni e spirituali dell’uomo.
La psicanalisi e la psicologia attuale è stata così condotta ad equivocare cosa è la “coscienza”.
Questo perchè è andato perduto un fondamentale elemento costituente dell’uomo: lo spirito, ossia, l’Io, per come lo intende l’Antroposofia. Un “ampliamento” della scienza psicologica integrata dalla conoscenza spirituale del principio cosciente definito “Io” è fondamentale per poter giustificare le funzioni e le origini della coscienza individuale.
A causa della rivoluzione scientifica si è pervenuti a costruire un sistema che basa la genesi e l’esistenza della persona (io e sé) solo sulla base di supporti ed esperienze avvenute nel mondo fisico, ignorando, perdendo o eliminando una natura soprasensibile e quindi un origine spirituale per l’anima. La personalità si edifica quindi solo sulla basamento di cause percepite dopo la nascita fisica.
La reale natura dell’io di fatto non è fisica. E’ pre-fisica, prenatale.
La Psicologia porta la sua attenzione per lo più alla parte animica umana (psyche) ignorando che essa rappresenta solamente il prodotto e il riflesso dell’Io, non l’Io stesso nella sua origine spirituale.
Questo “io vero” non è nè l’io e neppure il “sé” summenzionato: è un essenza che non solo partecipa alla vita del corpo e ai processi mentali, ma ne è il creatore, il regolatore. Rimane sempre “dietro” le quinte, manifestandosi solo negli effetti: pensieri, sentimenti, azioni, impulsi.
Ignorando l’Io, inoltre, si ignora il destino, la prefigurazione della vita umana: essendo l’io di natura soprasensibile, è originario di un mondo soprasensibile in cui operano intenzioni e leggi diverse; in questo modo ci si preclude l’accesso a qualsiasi intuizione o comprensione di molte vicende psico/fisiche umane. L’io è appunto lo spirito, l’artefice della coscienza umana e delle sue relazioni con altri esseri umani.
Se si indagherà la natura e la vita umana solo vedendola composta di corpo e di un anima -la quale viene vista comunque sempre come un prodotto del corpo- non si giungerà mai a comprendere il vero essere dell’uomo e i suoi nessi con il mondo.
Per portare un “ampliamento” al sistema della psicologia e della psicanalisi che possa fecondarlo ed irrorarlo di nuova luce, si è pensato ad un percorso secondo l’indirizzo di pensiero dell’antroposofia di R. Steiner dove vengono trattate tematiche che mostrano la natura interiore e il ruolo dell’essere umano: la costituzione animica e spirituale dell’uomo, l’origine dell’uomo e della terra, gli stati di coscienza come il sonno e il sogno, il problema della libertà e del destino, il ruolo del bene e del male, il compito del maschile e del femminile, le arti e la loro funzione, esercizi di concentrazione e meditazione, l’amore nelle relazioni.
Tiziano Bellucci
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