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PERDERE LA CORONA

PERDERE LA CORONA: come creare un antidoto alla perdita virale di regalità


La soluzione alla malattia non arriverà se la si aspetterá dal mondo fisico.

Non esiste una scienza che inventa cure e medicinali “da sè”; senza un’ “ispirazione, un intuizione” che giunge da mondi invisibili entro il ricercatore, non vi sarebbe nessuna nuova medicina.

Lo scienziato, il mistico, il filosofo possono avere idee e fare invenzioni, scoperte, solo attingendo da una realtà spirituale che esiste al di là della dimensione fisica.

Essa è la fonte di ogni possibile creazione artistica o scientifica.

Le malattie sono cominciate ad esistere sulla terra da quando l’uomo ha iniziato a perdere la sua origine divina e si è orientato solo verso la dimensione materiale.

Proprio a causa del materialismo, l’anima umana crea occasioni di crisi e malattie per portare gli individui ad una meditazione interiore, per ravvisare in se stessi il livello della propria coscienza spirituale.

Riguardo la guarigione da malattie o virus, occorre un azione spirituale, non solo materiale. Va bene prevenire, ma occorre andare alle radici delle cause. Le quali risiedono nell’uomo stesso: nella sua mancanza e smarrita fiducia nel mondo spirituale da cui é provenuto.

Non esistono punizioni divine. Dio non si occupa di inviare epidemie e catastrofi. L’umano è libero. Anche di degenerare e distruggere. Compie tutto l’uomo da sè. Con il suo arbitrio.

Disponiamo però di un antidoto potentissimo. Che é la preghiera.

Non è ironico o divertente ridere su questo. Non si tratta di compiere una funzione senza significato. Se si ride o si snobba il significato della preghiera, vuol dire che non la si conosce.

Si tratta di rivolgere la propria anima verso il proprio nucleo divino e esercitarsi a provare tenerezza, compassione per se stessi, per la propria condizione priva di ogni fiducia spirituale. Si tratta di chiedersi se si crede in qualcosa di più grande che ci ha creato e che sovraintende il tutto.

Non per forza deve essere un Dio che proviene da una religione: di fatto non esiste nessun comandante o un padre cosmico.

Si tratta di ritrovare in noi il nostro spirito perduto: quella Forza che ci permette di vivere e di essere coscienti, di domandarci cosa siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Dobbiamo dirigere la nostra attenzione verso quel nucleo che ci distingue dagli altri regni, che ci permette di avere un sistema nervoso, tramite il quale possiamo fare “pensieri” coscienti.

Così come la luce, il sole ha creato nel corpo gli occhi per farsi percepire, vi è stato un “Pensiero” che ha creato il nostro cervello per farsi percepire. Quel “pensiero cosmico” si chiamo Spirito, Energia, Dio. Tutto si è originato come proiezione di quel Pensiero primordiale.


Un esempio di meditazione può essere:



“Io contemplo le tenebre:


in esse sorge la luce,


Luce viva.



Chi è questa luce nelle tenebre?


Sono io, io stesso nella mia realtà.



Questa realtà dell’io


non entra nella mia esistenza terrena.


Io sono soltanto la sua immagine.



Ma io la ritroverò,


quando io,


con buona volontà verso lo spirito


avrò attraversato la porta della morte”.



R. Steiner: 2-9-1923 O.O. 268

Anche l’uomo è un piccolo creatore. Purtoppo al momento non di bene.  Se vogliamo trovare la causa delle malattie e dei virus dobbiamo cercarla nell’egoismo e nell’arroganza umana, le quali si trasformano in malattie, vengono “emanate” dall’anima umana stessa, in virus.

I Virus non sono organismi viventi, ma sostanza di morte egoistica che si diffonde sul piano fisico.

Più persone si ritroveranno nel proprio spirito come appartenti ad una stirpe cosmica spirituale, prima scomparirà l’emergenza.


Il nostro Spirito ha perso la “corona” divina ed essa é diventata malattia.

Abbiamo perduto la dignità di essere figli della spiritualità del cosmo e abbiamo “espulso” da noi la regalità, come forma virale.

Abbiamo abbandonato la nostra Corona Regale, ed essa ci viene ora incontro come Virus.

Propongo per questa settimana austera, di incontrarci in spirito e di meditare insieme a distanza, ognuno a casa sua, ad un orario preciso.

Alle ore 21, per 10 minuti. Secondo le indicazioni sopra suggerite.

Ogni sera, alla stessa ora per tre sere. Martedì, mercoledi e giovedì. Da stasera 25 febbraio.

Anonimo Rosacroce

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